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"Highwayman-I banditi della strada", un film girato in economia che ti prende dal primo minuto

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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HIGHWAYMEN-I BANDITI DELLA STRADA
Rai 4, ore 21.20. Con James Caviezel, Rhona Mitra e Frankie Faison. Regia di Robert Harmon. Produzione USA 2004. Durata: 1 ora e 20 minuti

LA TRAMA
Veramente il bandito è uno  solo, un serial killer  che impazza sulle highways e d'America uccidendo i malcapitati  che incrocia. All'inizio lo vediamo falciare  apparentemente senza motivo  colla sua Plymouth Barracuda del '68 una povera donna che attraversa la strada.  L'omicidio è avvenuto davanti agli occhi del marito che giura vendetta. Ma dopo cinque anni lo vediamo ancora vagare per il grande paese in cerca della Plymouth. Poi incontra un'altra quasi vittima, una ragazza che vide  un amica trucidata in un tunnel. Unendo le forze riusciranno ad arrivare al killer.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un film girato in economia ma che ti prende dal primo minuto all'ottantesimo (non hai tempo di annoiarti). Le autostrade americane diventano  un inferno apparentemente semideserto dove la morte ti può arrivare addosso alla prossima curva. Jim Caviezel (il "Cristo" di Mel Gibson)  funziona benissimo come trafelato eroe.

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