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"Mission", un bel film storico: di quelli che satollano occhi e cuore

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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MISSION
Iris ore 21. Con Robert De Niro, Jeremy Irons, Ray McNAlly. Regia di Roland Joffe. Produzione Gran Bretagna 1986. Durata: 2 ore e 5 minuti

LA TRAMA
E' la storia, breve e sanguinosa del "regno di Dio" nel Paran. Nel 1700 un gruppo di gesuiti allestì una missione che attirò un numero imprevisto di indigeni della regione. Perchè i reverendi padri non portarono solo la parola di Dio, ma intrecciarono colla popolazione anche una serie di rapporti commerciali che ne fecero uno dei luoghi più prosperi del Sudamerica di colonizzazione spagnola. Troppo prospero perchè  i mercanti venuti dall'Europa  non vedessero una pericolosa concorrenza.  Così tentarono di fare piazza pulita del "regno di Dio". Dapprima  colle buone (padre Gabriel il fondatore della colonia  è sottoposto a pressioni da parte dei vescovi). Poi colle cattive. La missione  è  attaccata dai soldati. Muoiono tutti. Padre Gabriel compreso.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un bel filmone storico, di quelli che satollano gli occhi e il cuore dello spettatore. Gli occhi per gli splendidi sontuosi paesaggi. Eppoi c'è la gara di bravura tra Jeremy Irons (Gabriel) e De Niro (il conquistador assassino che si converte).

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