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World War Z: se gli zombie sono più intelligenti degli uomini, ci si diverte

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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WORLD WAR Z
Sky Action 305   ore 21
con Brad Pitt, Mireille Enos e Pier Francesco Favino. Regia di  Marc Forster. Produzione USA 2012. Durata: 1 ora e 56 minuti

LA TRAMA. Ci risiamo coi terribili virus. Quello del film tramuta le persone in zombi. La Terra è invasa  e contenere l'invasione è sempre più arduo. Un ex funzionario delle Nazioni Unite riprende alla svelta il suo incarico quando vede la sua famiglia in grave pericolo. Girerà il mondo  finché non troverà il modo di stoppare (ma fino a quando?) la piaga.

PERCHE' VEDERLO. Perchè è decisamente uno dei migliori tra i film del filone zombico. La tensione non molla mai (anche perchè stavolta i morti viventi non sono i soliti fantoccioni traballanti, ma vere furie scatenate, dotate  di un'intelligenza anche superiore a quella che avevano da  vivi). Le sequenze migliori sono quelle dell'assedio di Tel Aviv  strenuamente  difesa da palestinesi e israeliani affratellati (bella la motivazione del premier israeliano: "Preferisco avere dentro la città un palestinese vivo che combatte assieme a me di uno fuori tramutato in zombi")


 

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