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"Il Traditore", forse il miglior film di Bellocchio: il grande cinema italiano

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL TRADITORE
Rai 1, ore 21.25. Con Pier Francesco Favino, Maria Fernanda Candido, Fausto Russo Alesi. Regia di Marco Bellocchio. Produzione Italia 2019. Durata: 2 ore e 15 minuti

LA TRAMA
Il traditore è Tommaso Buscetta, il primo storico pentito di mafia, l'uomo che permise a Giovanni Falcone di avviare il maxi processo di  Palermo nel 1986.  A "pentirsi"  Buscetta fu più o meno costretto quando il suo clan venne quasi sterminato da una cosca rivale. Per scampare doveva parlare. Anche se le sue rivelazioni  colpirono più  i clan avversari che quelli che in passato avevano fatto riferimento a Buscetta.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è probabilmente il miglior film di Bellocchio e quasi sicuramente tra i grandi risultati del cinema italiano nel nuovo secolo. Bellocchio (che ha dovuto arrivare alla settantina  per rivelarsi un regista di prima fila) nella prima mezz'ora fatica  un pò, il suo sembra uno dei tanti  film di mafia. Ma quando Falcone entra in scena, e la storia s'installa nel maxi processo, "Il traditore" assume dimensioni epiche e la messinscena  è all'altezza dei grandi allestimenti teatrali di Giorgio Strehler e Peter Brook.

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