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"Il concorso", un amarcord divertente sul gran casotto del 1970

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL CONCORSO
Al Cinema. Con Keira Knightley, Greg Kinnear e Rhys Ifans. Regia di Philippa Lowthorpe. Produzione Gran Bretagna 2020. Durata: 1 ora e 45 minuti

LA TRAMA
Il concorso  è quello di Miss Mondo del 1970 (la competizione s'è sempre tenuta in Inghilterra). L'edizione  del '70 fu particolarmente burrascosa perchè quell'anno si scatenarono le femministe (i "seventies" furono il decennio del grande scatenamento). L'offensiva non poteva  non partire che dalla Gran Bretagna , la patria  delle suffragette, e i concorsi di bellezza furono un facile  bersaglio perchè propagandavano un' immagine della donna  come "oggetto" come passivo bersaglio di desiderio.  A fare le spese dell'offensiva (che rimbalzò con grande clamore sui "media")  fu un famoso divo del cinema Bob Hope, messo alla berlina da quelle Erinni (in seguito raccontò che s'era sentito meno in pericolo sui campi di battaglia che alle prese colle femministe).  Più che su Hope, comunque, il film  si concentra su una femminista (una smunta Keira Knightley) e su una miss di colore di testa forte  (Gugu Mbatha Raw).

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un amarcord spesso divertente, messo su da ragazze che parteciparono al grande casotto del 1970 (la soggettista  Rebecca Frayn e alcune miss d'allora , ora vecchie signore, in piccole parti). Un  "bravo"  anche a Greg Kinnear che non assomiglia a Bob Hope, ma ne ripete a meraviglia  i tic e le battute.

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