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Indiana Jones, l'ultima crociata e il sornione Sean Connery: il terzo capitolo è il migliore

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA
Tv8 ore 21.30
con Harrison Ford, Sean Connery, Alison Doody. Regia di Steven Spielberg. Produzione USA  1989.  Durata: 2 ore e 7 minuti

LA TRAMA
Indiana Jones stavolta alla ricerca del sacro Graal , nientemeno. Quindi la parte finale è collocata in Palestina dove è stata vista l'ultima volta la Sacra Coppa. E dove il padre  di Indiana, il professor Jones, è misteriosamente  scomparsa. Prima però l'eroe  fa in tempo a fare un salto (in dirigibile!)  a Berlino a battagliare colle SS di Hitler (l'anno è il 1936 quello delle Olimpiadi "non" vinte dagli atleti germanici).

PERCHE'  VEDERLO

 Perché questo terzo capitolo della serie è quasi più bello del primo (e molto superiore agli altri). Bella la trovata  di contrapporre l'eroe al suo misterioso  e burbero  genitore. Sean Connery, sornione, si ritaglia la sua fetta di film (in realtà aveva solo dieci anni più di Harrison Ford)

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