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Papillon, il remake è senza Steve McQueen, ma è un inferno nient'affatto male

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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PAPILLON
Rai4  ore 21.20
Con Charlie Hunnam, Rami Malek, Eve Hewson. Regia di  Michael Noer. Produzione USA 2017.  Durata: 2 ore e 13 minuti

LA TRAMA. Henri Charriere detto Papillon è un abile scassinatore nella Parigi degli anni 30. Viene arrestato, condannato, rinchiuso nella terribile prigione della Guyana francese. Un posto da  dove è impossibile scappare. Ma lui scappa dopo vari tentativi andati a vuoto. Tornerà  in Francia, diverrà famoso e ci scriverà su un best seller.

PERCHE' VEDERLO. D'accordo, non è certo all'altezza del film  che ricavarono nel 1973  dal best seller con uno Steve Mc Queen allora al vertice della fama. Tuttavia come remake non è tra i più malvagi. Michael Noer il robusto spettacolo  lo fa confezionare. L'inferno dei vivi  come fu chiamato la Guyana è adeguatamente  infernale. E funziona qualche personaggio (il direttore del carcere) che nell'altro film non  c'era.

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