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"Shining", Kubrick fa la cosa migliore qualsiasi genere tocchi

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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SHINING 
Premium cinema 1 ore 21.15. Con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Scatman Crothers. Regia di Stanley Kubrick. Produzione USA 1980. Durata. 2 ore e 25 

LA TRAMA
Una famigliola (padre, madre, figlio decenne) s'installa  in un vecchio hotel vuoto d'inverno. Il padre s'è assunto i compiti di custode, ma vede  l'incarico come una sinecura che gli darà modo di scrivere il romanzo che da tempo ha in mente. Ma il luogo fu parecchio tempo prima teatro di una tragedia e le ombre del passato iniziano a pesare paurosamente sui nuovi abitanti. Il padre in particolare comincia a dare inquietanti segni di squilibrio (il romanzo  è rimasto a un punto morto). Presto la vita dei familiari  è in pericolo, ma il ragazzo è meno indifeso di quel che sembra. Ha lo "shining"  la facoltà di vedere passato e futuro, e darà filo da torcere  al genitore ormai impazzito.

PERCHÈ VEDERLO
Perché come sempre è successo, Stanley Kubrick fa la cosa migliore qualsiasi "genere" tocchi. Qui ha allestito la più bella trasposizione  da un romanzo di Stephen King. Vedere per credere il mediocre remake  che ne è stato fatto parecchi anni più tardi. Anche se supervisionato dallo stesso King.

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