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Il re dei re, il miglior film sulla vita di Gesù Cristo. Altro che Zeffirelli o Mel Gibson

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL RE DEI RE

Rete 4  ore 21.20

con Jeffrey Hunter, Robert Ryan, Viveca Lindfors. Regia di Nicholas Ray. Produzione USA 1961. Durata: 2 ore e 48 minuti

LA TRAMA La storia di Cristo, l'apostolato, l'arresto  e la messa in croce. Vista dalla parte di chi lo credeva  un pericoloso rivoluzionario.  Giuda e Barabba  che speravano che si sarebbe messo a capo di una rivolta contro la dominazione romana. E  il governatore Pilato che appunto temeva che a capo si mettesse. Brigid Bazlen  è  la Salomè più sexy vista  sullo schermo (e anche l'unica che avesse l'età).

PERCHE' VEDERLO Perché a 60 anni di distanza  s'impone tra le migliori  biografie di Cristo (meglio  della sadica versione di Mel Gibson e di quella baciapile di Zeffirelli). Probabilmente  anche la più sfrontata. La nascita del cristianesimo raccontata da un produttore ebreo (Samuel Bronston) da uno sceneggiatore protestante (Philip Yordan) e da un regista ateo (Nicholas Ray).  Costo dell'operazione: 10 milioni di dollari ("Dieci milioni per nominare il nome di Dio invano" fu la spiritosaggine di un recensore dell'epoca)

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