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Troy, Brad Pitt "Achille" in un divertente antipasto del Trono di Spade

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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TROY

Rete 4 ore 21.25

con Brad Pitt, Eric Bana e  Peter O'Toole. Regia di Wolfgang Petersen. Produzione USA 2004. Durata: 2 ore  e 35 minuti

LA TRAMA. L'Iliade messa in cinema da Petersen, uno dei tedeschi che hanno fatto fortuna a Hollywood ("Nel centro del mirino" "Air force one"). Niente preoccupazioni di fedeltà a Omero. E un finale che nessun traduttore omerico ha mai osato. Paride ed Elena scampano al massacro  di Troia  e s'involano felici e contenti. Il resto è abbastanza  fedele alla leggenda. Il principe troiano Paride si innamora della bellissima Elena e se la porta a Troia, lasciando il marito di lei, il re di Sparta Menelao  cornuto e incavolatissimo. Il fratello  di Menelao  Agamennone  prende a pretesto l'oltraggio per muovere guerra a Troia, città ricca e potente, la porta dell'Oriente secondo i greci. Ma la guerra dura dieci anni. Sembra sul punto di finire quando il più strenuo difensore della città, Ettore muore per mano dell'invincibile Achille.

PERCHE' VEDERLO. Perché  delle molte versioni della leggenda, questa è una della più  mosse, robuste divertenti, lo spettacolo ideale per quel pubblico che dieci anni dopo  avrebbe mandato alle stelle l'audience del "Trono di spade". Bravi tutti gli attori. Brad Pitt (Achille) riesce a non farsi sopraffare in una scena madre dallo  scespiriano Peter O'Toole.

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