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The Day After Tomorrow, apocalisse ambientale con lieto fine (ma...)

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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THE DAY AFTER TOMORROW
Italia 1 ore 21.20
Con Dennis Quaid, Jake Gyllenhaal e Emily Rossum. Regia di Roland Emmerich. Produzione USA 2004.  Durata: 2 ore

LA TRAMA. Dedicato agli ambientalisti e ai profeti di catastrofi. Uno scienziato è convinto che il surriscaldamento del pianeta  provocherà  presto o tardi  terribili cambiamenti di clima. Secondo lui molto presto. Prova a dirlo  al presidente USA  ma costui non gli dà retta. Intanto però terribili tempeste infuriano in ogni angolo della Terra. Mentre  il prof salta di qua e di là  per tentare di rimediare, New York è  investita da un cataclisma e serrata in una morsa di  ghiaccio. Tra i pochi superstiti  il figlio dello scienziato.

PERCHE' VEDERLO. Perché il tedesco d'America Roland Emmerich  è uno specialista nel raccontare il suo paese d'azione  quando è messo a mal partito ma sa reagire alla grande (sia che arrivino gli extraterrestri di "Independence day"  o le glaciazioni  di "Day after to morrow"). Qui dà il meglio nelle scene d'apocalisse. Il lieto fine come in ogni Emmerich arriva puntualmente, ma intanto la storia  qualche cupo interrogativo l'ha posto.

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