Black Book, la resistenza al nazismo senza retorica (e con la bellona del Trono di Spade)
BLACK BOOK
Cielo ore 21.15
Regia di Paul Verhoeven, con Carice Van Houten, Sebastian Koch e Derek De Lint
LA TRAMA. Rachel Stein è un'ebrea reginetta della rivista che adorata prima della guerra in Germania, è trasformata in carne da macello quando l'antisemitismo diventa parola d'ordine. Tutta la sua famiglia è macellata. Rachel si rifugia in Olanda, ma i nazisti che ormai dilagano la inseguono anche lì. Rachel cambia nome e come donna di facili costumi s'infiltra tra i pezzi grossi germanici. Così facendo li mette uno per uno nel mirino della Resistenza. Rischia grosso perchè anche tra i resistenti c'è chi gioca sporco.
PERCHE' VEDERLO. Perché è sempre un film di Paul Verhoeven l'olandese che in USA negli anni 90 ha raccolto molti successi (Atto di forza, Basic Instinct, il primo Robocop). Tornato in patria, combina un'insalatona pepata e pesante di film spionistico, di melodramma, di erotismo (il pube della protagonista è spesso in primo piano). Spazzata via ogni retorica sulla Resistenza. Nell'Europa marchiata dalle croci uncinate, l'unico comandamento era sopravvivere. Verhoeven abituato a rivelare una bellona ogni film qui introduce Carice Van Houten destinata a diventare la stregona di "Trono di spade".