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"Il cacciatore", il film che rese Michael Cimino di colpo il numero uno

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL CACCIATORE
Iris ore 21
Con Robert De Niro, Meryl Streep e Christopher Walken. Regia di Michael Cimino. Produzione USA 1978.  Durata: 3 ore e 23 minuti

LA TRAMA
Tre ragazzi della Pennsylvania (grandi cacciatori di cervi) vanno alla guerra  (nel Vietnam). Due tornano, mutilati nel corpo e nello spirito. Il terzo rimane a Saigon dove diventa un'allucinata attrazione locale, giocando ogni sera in una bettola alla roulette russa. Dopo mesi a tirare il grilletto con un solo colpo in canna finirà prevedibilmente col bruciarsi le cervella davanti agli occhi inorriditi  di un commilitone  tornato lì a ripescarlo.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è tra i primi dieci film in assoluto degli anni settanta "girato in paradiso" come si faceva a Hollywood negli anni d'oro e non si fece più. Michael Cimino  divenne di colpo un numero uno (ma non lo rimase a lungo, un attacco di megalomania lo condusse al disastro  dei "Cancelli del cielo". Qui funziona tutto a meraviglia. Un grande cast (anche se Meryl Streep è costretta a fare tappezzeria). Christopher Walken come candidato al suicidio prese l'Oscar.

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