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"Mississippi Burning", un Gene Hackman che non domina il film: lo abita

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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MISSISSIPPI BURNING
Tv, TV2000 ore, 21.10
Con Gene Hackman, Willem Dafoe e Frances Mc Dormand. Regia di Alan Parker. Produzione USA 1988. Durara: 2 ore e 08

LA TRAMA
Primi anni sessanta. Kennedy  si sta battendo per far approvare  una  legge sui diritti civili, ma nel profondo Sud  l'opposizione è durissima anzi feroce. Tre attivisti del Mississipi sono barbaramente assassinati. Una squadra dell'FBI  mandata  sul posto per individuare e arrestare gli assassini cozza contro un muro di ostile omertà.  Per fortuna  i due capi della spedizione sono tipi tosti: un agente di aspetto e d'intenzioni kennedyane e un ex sceriffo che in quell'inferno razzista  ci guazza da sempre. Sarà lui, andando a letto  colla moglie di uno  uno dei killers a individuare i colpevoli e a ripulire quell'angolo di Mississippi.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è una delle opere di Alan Parker ("Saranno famosi") gran regista scomparso recentemente con meno onori di quella che avrebbe meritato.  Eppoi c'è Gene Hackman (un Oscar raggiunto senza rivali) che più che dominare il film lo abita, nel ruolo migliore della sua prestigiosa carriera. Eppoi diciamocelo, è sempre bello vedere (almeno al cinema) vedere una sudicia storia dove i buoni vincono. 

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