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"La mia regina", gli inglesi sanno raccontare i loro regnanti come nessun altro

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA MIA REGINA
Tv, Tv 2000 ore 21.05
Con Judi Dench, Billy Connolly, Gerard Butler. Regia di John Madden. Produzione Gran Bretagna  1997. Durata: 1 ora e 43 minuti

LA  TRAMA
La regina è la regina Vittoria, racconata nella maturità , dopo che da qualche anno era rimasta vedova  del principe Alberto.  Non si era più risposata e non si risposò più. L'unico uomo che apparve al suo fianco per anni fu John Brown, uno scozzese alto e grosso che aveva curato i cavalli del principe. Furono amanti? La stampa gossip sosteneva di sì (i pettegolezzi sulla famiglia reale infuriavano anche un  secolo e mezzo fa fa).  La stampa gialla chiamava  sfacciatamente la sovrana "Mrs Brown" (è questo il titolo  originale del film). Certo, John si comportava  in pubblico come un marito autoritario e pure maleducato.  Si rivolgeva a Vittoria con frasi come "Ehi donna". Coi  principi ereditari era pure violento (li menava  quando non rispettavano l'etichetta). Anche se sesso  non ci fu (del resto Vittoria nonostante i molti figli non era mai stata  molto interessata) certo fu una bella e lunga storia d'amore. Terminata solo colla morte di Brown.

PERCHÈ VEDERLO
Anzitutto per Judi Dench e Connolly (entrambi  candidati all'Oscar). E per l'avvolgente, raffinata regia di Madden ("Shakespeare in love"). E la conferma  che gli inglesi  i  loro regnanti li sanno raccontare come nessuno.

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