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"Lasciami andare", un quasi-horror di rara intelligenza tra i cineasti italiani

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LASCIAMI ANDARE
con Stefano Accorsi, Maya Sansa e Valeria Golino. Regia di Stefano Mordini. Produzione Italia 2020. Durata: 1 ora  e 38 minuti. Al cinema

LA TRAMA
Un architetto e sua moglie vivono una bella notizia. Anzi  bellissima. Lei aspetta un bambino. Per lui speciamente è una gran cosa perché qualche tempo prima il suo primogenito era morto tragicamente. L'uomo e la prima moglie non hanno mai  elaborato veramente  il lutto. Ma il piccolo morì veramente? Una signora che è andata ad abitare nell'ex dimora veneziana dell'architetto sostiene di sentire spesso  la sua voce nella cameretta che fu sua. L'architetto non ci crede, ma l'ex moglie sì e anche la nuova consorte. Non parliamo dell'inquilino. Stretto tra le tre donne, l'architetto s'arrabatta alla ricerca di una spiegazione razionale, Magari c'è.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un quasi horror giocato con una passione e un'intelligenza rare nei cineasti italiani. Perchè le atmosfere sono splendide (la Venezia  fotografata da Luigi  Martinucci raramente è stata così inquietante).  Perchè i colpi di scena arrivano nei momenti giusti (e mai ci sembrano arbitrari). E infine perchè il cast formato da nomi non eccezionali  funziona a meraviglia (la migliore è Maya Sansa nella parte dell'ex
 

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