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Midway di Roland Emmerich, la cannonata del regista tedesco più americano degli americani

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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MIDWAY
Tv: Sky Cinema Action, ore 21
Regia di Roland Emmerich, con Ed Skrein, Dennis Quaid, Woody Harrelson. Produzione USA 2019. Durata:  2 ore e 25

LA TRAMA. Midway è rimasto un nome mitico per il patriottismo USA. A Midway  un atollo del Pacifico gli americani ebbero la loro rivincita  sei mesi dopo il disastro  di Pearl Harbor dove quasi l'intera flotta USA era stata distrutta dall'aviazione giapponese. Erano stati mesi terribili per la  marina statunitense (le Filippine, le Hawaii erano in mano nipponica). Fino  alla fine della primavera del 1942 quando l'ammiraglio Nimitz si trovò a disporre di un sufficiente numero di portaerei  per predisporre una trappola per le navi nemiche  e attaccare battaglia.  Dopo Midway aspettavano gli USA  ancora tre anni di guerra, ma ormai l'iniziativa e il sopravvento erano dalla loro parte.

PERCHE' VEDERLO. Perché è all'altezza della tradizione spettacolare  del guerresco hollywoodiano e della fama di Roland Emmerich, il tedesco più "americano" e più patriottico che abbia   lavorato  in USA   nell'ultimo ventennio (Il patriota,  Independence  day). Rispetto al Midway  con Henry Fonda uscito negli anni 70 questo ha una marcia in più. Non spara solo cannonate, ma è chiaro nello svolgimento, nelle strategie, nel condurre lo spettatore a capire come e perché Nimitz riuscì a dare cappotto all'ammiraglio Yamamoto. 

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