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"Il socio", un bel filmone hollywoodiano come si faceva una volta

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL SOCIO
Regia di Sydney Pollack. Con Tom Cruise, Gene Hackman e Jean Tripplehorn. Regia di Sydney Pollack. Produzione USA  1993. Durata: 2 ore e 34. Su la7 alle 21.15, sabato 3 ottobre

LA TRAMA
Tom Cruise è un  avvocatino laureato brillantemente a Harvard. Rimane felicemente stupito quando riceve  la proposta di entrare in un  prestigioso studio legale. Come socio si badi bene, mica galoppino. Eppoi  gli regalano l'auto nuova  e una villa. Una pacchia, a prima vista,  ma dov'è il trucco? Cruise scopre che lo studio è legato a filo doppio colla mafia e gli avvocatini sono scelti per le cause sporche. Scelti a vita. Perchè se si ribellano  e denunciano i soci anziani, rischiano grosso, come  essere radiati dall'ordine per rivelazione di segreti professionali. A Cruise viene in aiuto l'FBI  che gli propone di fare la talpa  per il Bureau. Ma così facendo mette in gioco la pelle oltre alla radiazione.

PERCHE' VEDERLO 
Perché è un bel filmone hollywoodiano come si faceva una volta (prima che gli americani decidessero  di dedicarsi a tempo pieno alle franchise sui super eroi).  Bella trama, potente regia (del grande povero Pollack)  una sceneggiatura da Oscar  e naturalmente grande parata di attori (oltre a Cruise, Gene Hackman, Ed Harris; Hal Holbrook e la bellona Jean Tripplehorn.
 

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