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Tra delittazzi e madonnine piangenti, quando la cronaca esalta l'ascolto

Dietro le quinte della trasmissione di Infante, tra denunce, fenomenologie di costume e risultati inattei

Francesco Specchia
Francesco Specchia

Francesco Specchia, fiorentino di nascita, veronese d'adozione, ha una laurea in legge, una specializzazione in comunicazioni di massa e una antropologia criminale (ma non gli sono servite a nulla); a Libero si occupa prevalentemente di politica, tv e mass media. Si vanta di aver lavorato, tra gli altri, per Indro Montanelli alla Voce e per Albino Longhi all'Arena di Verona. Collabora con il TgCom e Radio Monte Carlo, ha scritto e condotto programmi televisivi, tra cui i talk show politici "Iceberg", "Alias" con Franco Debenedetti e "Versus", primo esperimento di talk show interattivo con i social network. Vive una perenne e macerante schizofrenia: ha lavorato per la satira e scritto vari saggi tra cui "Diario inedito del Grande Fratello" (Gremese) e "Gli Inaffondabili" (Marsilio), "Giulio Andreotti-Parola di Giulio" (Aliberti), ed è direttore della collana Mediamursia. Tifa Fiorentina, e non è mai riuscito ad entrare in una lobby, che fosse una...

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Ore 14 e la madonna di Trevignano Foto: Ore 14 e la madonna di Trevignano
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Doverosa premessa.  Da Milo Infante, nell’antro dei delittazzi e nel racconto pomeridiano della cronaca, il sottoscritto è spesso gradito ospite. Quindi quest’articolo potrà sembrare di parte (e, inconsciamente, potrebbe pure esserlo). Anche se qui l’analisi tende a essere abbastanza lucida; e quando squillano gli ascolti, be’, si ha poco da malignare.

Adesso che Ore 14 (da lunedì a venerdì, nei pomeriggi di Raidue) ha ceduto il passo al Giro d’Italia e si prende una pausa sabbatica fino al 29 maggio, be’, si può tracciare un inaspettato bilancio. Gli argomenti a vantaggio della trasmissione se non figlia nipote della storica Italia sul 2 sempre con Infante e Monica Leofreddi (ottimi professionisti, soprattutto persone perbene) sono vari; nutrono la cronaca e lasciano traccia nell’Auditel. E sono i seguenti. Una presunta veggente, unta del Signore, che si fa dettare i messaggi in stile dimafono dalla Maria Vergine in persona che piange sangue non suo, tra odori (e afrori) di truffa e di miracolo. Una portalettere dell’alta valle uccisa dal trio diabolico delle proprie figlie più fidanzato. Una donna che affonda il suo dramma familiare nella notte e finisce bruciata, mentre attorno le gira un’umanità perduta. Una tosta amazzone friuliana morta mentre tentava la ricerca disperata di una nuova vita. Probabilmente sono proprio i suddetti casi della Madonna di Trevignano, della postina di Tenù, di Alice Neri, di Lilina Resinovic, e molti altri ancora, a portare Ore, il racconto quotidiano «dell’informazione di Raidue» a record d’ascolto inusitati. Nonostante i tre- question time-tre nelle ultime tre settimane che ne hanno spostato la messa in onda, il programma di Infante continua a impennarsi. Partiva da un 4-5% di share. Negli ultimi mesi il record è stato il 25 aprile con media 8.1% con picchi oltre 10% , più di 1 milione di spettatori. 

Tecnicamente, la sua curva d’ascolto è l’inverso d’un arabesco: non s’aggroviglia affatto, anzi è sinuosa e sempre in salita, guadagna dai 3 ai 4 punti al giorno, una sicurezza per gli investimenti pubblicitari. Ma è talmente sinuosa che sta perfino sul punto di preoccupare anche, in qualche sovrapposizione, gli ascolti comunque buoni di Raiuno. E non è bene nell’economia dei palinsesti perché è l’Ammiraglia che, per regolamento, in ogni caso, dovrebbe essere privilegiata. In più, Ore 14 specializzandosi in verticale sempre più sulla cronaca nera (ma anche in storie a lieto fine come il caso della pensionata sgraziolina strappata a a una Rsa...) ha ampliato il proprio pubblico anche verso un’audience giovane. E alcune campagne come quella su Denise Pipitone hanno suscitato l’interesse della politica e il plauso delle forze dell’ordine e degli operatori di giustizia. Una chiusura di stagione inaspettata, solo un anno fa.

Ora, solo un nuovo potente incarico manageriale o una conduzione di prime time per Infante potrebbe scollare il nostro dalla sua grotta pomeridiana, che poi -se vogliamo- è un po’ la caverna di Platone delle cose Rai. Vedi le ombre della politica e della share che s’allungano là fuori, ma non hai un’idea precisa di cosa ti aspetti…

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