Addio a Luciana Novaro, la più giovane étoile della Scala: scoprì Carla Fracci
È andata via in punta di piedi, come se danzasse. L’ha fatto per tutta la vita, Luciana Novaro che è morta a 98 anni dopo una lunga malattia. Un’icona della danza, anzi un mito assoluto. Talentuosa, elegante, leggiadra e con un grande senso dell’arte. Forse innato. Luciana è stata una delle più giovani étoile della Scala di Milano, apprezzata in tutto il mondo per le sue grandi e inconfondibili qualità. Ha lavorato con i più grandi: da Antonino Votto a Luchino Visconti. Di lei hanno parlato spesso le più importanti riviste nel corso degli anni perché ha anche diretto il Corpo di Ballo della Scala (intorno al 1968). Nella vita ha avuto tutto: successo e soddisfazioni, senza montarsi mai la testa. E’ stata la maestra di danza per antonomasia, che con un grande fiuto ha scoperto il talento di Carla Fracci nella sua scuola di danza a Palazzo Serbelloni a Milano.
Luciana Novaro ha sposato Nino Nutrizio, giornalista di spessore, ed è nata Cristina: figlia d’arte, autrice di tutti i programmi di successo di Barbara d’Urso. Cristina, un orgoglio per Luciana e papà Nino, è stata al capezzale di sua madre fino all’ultimo minuto. Luciana era malata da tempo ed non ha mai abbandonato, neppure nei momenti più difficili degli ultimi tempi quel suo inconfondibile aplomb. Era una donna elegante, di spessore, come poche. Ma che tutti ricorderanno.