SanremoSol, l'altra faccia del Festival: boom per il lucano Giuseppe Grande
“Siamo una produzione che non dispone di mezzi importanti, però una cosa sappiamo fare: regalare attimi di spensieratezza”: le parole di Giuseppe Grande, ideatore e direttore di SanremoSol, sono chiarissime. Per il sesto anno consecutivo ha portato a Sanremo, in una storica e inedita edizione del Festival, la Basilicata e non solo.
“Non siamo perfetti, anzi, però proviamo sempre a donare un sorriso, che vince su tutto ed è più forte rispetto ad ogni altra cosa", racconta. Il programma televisivo è riuscito nella sua mission: valorizzare gli studenti, le bellezze dei territori, le tradizioni, la musica, intervallati da interviste, sketch e situazioni divertenti. Oltre al Festival c'è SanremoSol, che si attesta quale certezza proprio della settimana della canzone italiana. Dalla postazioni televisiva del balcone fronte Ariston allo splendido yatch ormeggiato a Porto Sole, il format ha spopolato sui social e sul digitale terrestre.
Una trasmissione frizzante, condotta da Angela Tuccia, Antonio Paolino, e dallo stesso Grande, che scrive i testi, coordina la regia, dà suggerimenti. In ogni puntata riflettori accesi sugli studenti lucani con i loro istituti, che hanno lavorato per realizzare rubriche tematiche. Molto apprezzate anche le sigle di apertura e di chiusura di SanremoSol registrate dalle scuole a indirizzo musicale. Insomma un team che ha lavorato per mesi con spirito di sacrificio cresciuto a poco a poco in tutti questi anni. Non è da tutti avere due big della musica italiana in trasmissione, come il maestro Fio Zanotti ed Enzo Campagnoli protagonisti di SanremoSol. Proprio Zanotti sarà parte integrante del progetto nazionale "Genesi, alle origini della musica”, costruito tra gli altri proprio da Grande. Una nuova avventura che avrà come scopo quello di selezionare cantanti e voci nuove, che dovrebbero diventare gli artisti del terzo millennio, eredi dei grandi attuali.
Altri momenti di questa edizione di SanremoSol sono stati la partecipazione del giornalista e critico musicale, Dario Salvatori e la breve intervista ad Amadeus. Indimenticabili poi le esibizioni di Peppino, il cantante senza Festival, altra trovata del creativo lucano, che ha spopolato sui social, a cui Grande ha voluto regalare questa vetrina. "Dovremmo essere tutti un po' Peppino - racconta Grande - sprigionare gioia ed energia senza paura, e credere fino in fondo a ciò che si fa".
Nel corso dei questa edizione spazio alla valorizzazione del territorio con focus sui comuni lucani di San Chirico Raparo, Senise, Marsico Nuovo, Guardia Perticara, e Vaglio Basilicata. Interessante anche la formula di rendere protagonisti i partner commerciali con momenti loro dedicati: oltre alla promozione della stessa azienda è venuto fuori il lato umano dei titolari.
Giuseppe Grande quest’anno, proprio in un momento difficile lo aveva già annunciato: “Era importante esserci per dare un segnale, i sacrifici e la voglia di fare comunque premiano sempre . Il team di lavoro mi è stato vicino – conclude Grande - e voglio ringraziare chi ha creduto e tifato per me, per noi tutti, per la Basilicata".