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Una mostra per i 60 anni di Vogue Italia, quando la moda non è fatta solo di abiti

Fashion week Milano

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero dove si occupa di attualità, moda e costume, adesso anche "in prestito" alla politica. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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Era il 1964 quando Vogue si affacciava sulla ribalta italiana pronto a cambiare radicalmente il Paese con svolte epocali. Ed eccoci a festeggiare i primi sessant'anni  di un magazine che ha fatto la storia con la mostra Sixty Years of Vogue Italia - Sessant'anni di Futuro: un viaggio nella storia del magazine aperto a tutti, dal 19 al 21 settembre a Palazzo Citterio a Milano.

Un percorso fantastico tra 60 cover iconiche dall'archivio di Vogue Italia, per ripercorrere le rivoluzioni e i processi creativi da cui sono emersi talenti, stili e intuizioni. Dalla sua nascita come Novità, rivista italiana che si propone come una guida allo stile diretta da Lidia Tabacchi, il mensile accoglierà poi  i movimenti culturali che agitano il mondo.

Personaggi dello star system e top model interpreti di shooting indimenticabili. Fotografi e artisti internazionali che raccontano la forma, le cause, le sfide del femminile, i fenomeni, gli spicchi d'Italia e le altre culture. Dalla minigonna di Mary Quant e la Swinging London, alle nuove modelle sul palcoscenico del giornale rinominato Vogue Italia, diretto da Franco Sartori, che non sono più solo esempi di bellezza ed eleganza, ma donne con una personalità e dettagli riconoscibili, antesignane dell'epoca d'oro delle top. E poi, un nuovo cambio di pelle con l'arrivo di Franca Sozzani.

 Come ha dimostrato negli anni Vogue Italia  la moda non è fatta solo di abiti, ma ha a che fare con la vita E Vogue Italia porta in copertina questioni politiche, sociali e ambientali. Ecco allora ideali e tabù della chirurgia estetica protagonisti del servizio Makeover Mad­ness, lo stato di emergenza post 11 settembre, il Black Issue, l'esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico, fino alla rivoluzione di internet e ai giorni nostri. In piena pandemia, Vogue Italia sotto la direzione di Emanuele Farneti si veste per la prima volta di una copertina bianca, tela vergine su cui lavoreranno 49 artisti italiani. Oggi Vogue Italia, guidato da Francesca Ragazzi, continua a guardare avanti e a farsi promotore del cambiamento attraverso gli occhi della moda, in un ecosistema globale che deve far fronte alle nuove sfide digitali e non solo: e così lo sguardo sul futuro, che non manca mai, ha il volto della campionessa paralimpica Veronica Yoko Plebani, o di Bella Hadid, protagonista di un servizio fotografico con scatti reali su sfondi immaginari creati dall'intelligenza artificiale. Firme storiche di Vogue Italia e personalità del mondo dell'arte e della cultura hanno donato a Vogue Italia dei testi inediti, che accompagneranno il pubblico alla scoperta dei momenti più significativi della storia del magazine attraverso la loro prospettiva unica

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