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Prada in crescita: sei mesi da record e torna a sfilare a Pechino
Il Gruppo Prada nel primo semestre 2022 sfiora i 2 miliardi
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Prada piace. Trasforma e rivoluziona. Con il suo percorso estetico e culturale, Miuccia ha contribuito allo scardinamento di molti cliché. Nell’ultima sfilata uomo (bellissima) ha sdoganato i texani sotto l’abito sartoriale. Il momento era quello giusto. E i risultati lo confermano. I ricavi dei primi sei mesi sfiorano i 2 miliardi (sono 1,9 per l’esattezza). Il fatturato del primo semestre del gruppo (marchi Prada, Miu Miu, Car Shoe, Church’s e Marchesi 1824) è cresciuto del 22%, mentre le vendite retail (90%) sono arrivate a 1,7 miliardi (+26% sul primo semestre 2021, +38% sul primo semestre 2019). La pandemia è superata.
«Il Gruppo Prada è cresciuto sia in termini di ricavi, sia di margini, continuando a investire in creatività, know-how industriale e innovazione di prodotto, con una prospettiva di sviluppo di lungo periodo», spiega Patrizio Bertelli, amministratore delegato del Gruppo Prada. «La sostenibilità è al centro di tutte le nostre attività; vogliamo che le nostre scelte siano coerenti con la nostra identità e ci consentano di attrarre e ispirare i consumatori. Grazie alla nostra presenza globale e distribuzione geografica delle vendite, abbiamo più che compensato l’impatto derivante dai lockdown in Cina e dalle sanzioni alla Russia, dove il Gruppo continua a supportare il proprio personale nonostante la chiusura dei negozi. I risultati di luglio rimangono molto positivi, ma il panorama politico ed economico internazionale è decisamente incerto e ci induce a essere cauti. Tuttavia, continuiamo ad eseguire la nostra strategia con sicurezza, per sfruttare appieno il potenziale dei nostri marchi. Siamo fiduciosi di raggiungere gli obiettivi finanziari e operativi di medio termine che ci siamo prefissati», conclude Bertelli.
Intanto il presidente Paolo Zannoni sembra ventilare la possibilità che dopo Hong Kong il Gruppo possa sbarcare anche a Piazza Affari: «Per la nostra struttura societaria e per la nostra eredità il dual listing è sempre stato un’opzione sul tavolo per Prada e rimane ancora un’opzione», precisando però che «non è una priorità, e non è stata presa ancora alcuna decisione>.
E mentre il Gruppo studia la doppia quotazione guardando a Milano, Prada è già alle prese con la sfilata autunno-inverno 2022/23 da riproporre a Pechino il 5 agosto: uomo e donna saranno insieme in passerella. Dopo undici anni Miuccia torna a sfilare nella capitale cinese. Era il 2011 quando portò la collezione uomo e donna primavera-estate 2012 al Cafa art museum di Pechino.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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