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La vera "capa" della Casa Bianca

Brunella Bolloli
Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

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Donald Trump, 47esimo presidente degli Stati Uniti eletto il 5 novembre alla Casa Bianca, sta finendo di comporre la squadra di ministri e collaboratori che lo affiancherà al governo. Ma su una casella non ha mai avuto dubbi fin dall'inizio della campagna elettorale: capo di Gabinetto sarà Susie Wiles, la signora bassina e attempata che ha voluto ringraziare dal palco la notte della vittoria. La signora, che sembra un'affettuosa nonna pronta a sfornare biscotti alla vaniglia, è in realtà una fine stratega della politica già vicina al tycoon repubblicano nella prima avventura alla guida degli Stati Uniti d'America. Wiles si è infatti già molto spesa per Trump già nel 2016 e nel 2020 ed è a lei, e all'altro fedelissimo Chris LaCivita, che si deve molta della popolarità di Donald in Stati dove prima era impensabile conquistare un elettorato in gran parte orientato a votare per i democratici. Figlia del compianto Pat Summerall, che fu giocatore di football e poi conduttore televisivo di un certo successo, Susan Summerall Wiles, detta Susie, è nata nel New Jersey il 14 maggio 1957 e ha sempre fatto la funzionaria ad alto livello, sebbene a Washington non sia molto conosciuta, visto che predilige la Florida dove ha scelto di abitare e dove ha contribuito alla campagna vincente da governatore di Ron De Santis, salvo poi rompere i rapporti con lui  quando, inspiegabilmente, la fece fuori dalla squadra. Un paio di anni dopo, la spin doctor si vendicò di De Santis spifferando a Trump i punti deboli del papabile avversario repubblicano alle primarie del partito.

Sposata con  Lanny Wiles, che lavorava nel settore della logistica delle campagne politiche, la neo capo staff del presidente Usa è comunque "su piazza" da anni: raccontano, infatti, che i primi passi nella politica siano  stati negli anni ’70 e ‘80 come programmatrice della campagna presidenziale di Ronald Reagan. Non solo. Questa signora, che si appresta a diventare la donna più potente d'America (il capo di Gabinetto della Casa Bianca gestisce infatti un potere immenso), ha anche lavorato con Rick Scott nella corsa come governatore della Florida nel 2010 e con Jon Huntsman, governatore dello Utah nel 2012. Per un bel po’ di tempo Susie interruppe la sua carriera per crescere le due figlie, Katie e Caroline, ma è tornata più forte e determinata. Peter Schorsch, editor di Florida Politics e amico di Wiles, ha raccontato al quotidiano The Independent come Trump sia diventato <più disciplinato> da quando Susie è una delle sue principali “guardiane”: <Non è che sia dura o crudele, ma se cerchi attenzioni o non sei onesto, Susie ti lascerà fuori senza dubbi>. Insomma, il nomignolo "Ice Susie" non è soltanto per il colore degli occhi.  

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