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Un premio a chi se lo merita

Brunella Bolloli
Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

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Sabato scorso a Milano è stato conferito un premio al Merito a un gruppo di persone che hanno fatto, e stanno facendo, tanto per valorizzare il patrimonio umano, sociale e culturale del nostro Paese. La consegna, avvenuta a Palazzo Marino, è avvenuta per volontà di Rachele Capristo, presidente dell'associazione "Insieme con Merito", che nel corso degli anni (e soprattutto prima del Covid), ha premiato tante altre personalità. Non è un'onorificenza destinata solo alle donne, anche se l'evento è stato patrocinato da Fidapa Bpw Italy sezione Mediolanum, la Federazione Donne Arti, Professioni, Affari, ma ce ne occupiamo qui perché la "mente" di questa iniziativa è una donna, Rachele Capristo, infaticabile nel suo impegno di far conoscere chi con il suo impegno contribuisce allo sviluppo del nostro territorio e del nostro Paese. L'Award al Merito è un incentivo, non in termini economici, ma soprattutto morale. E' un segno di riconoscenza verso le "buone azioni" compiute a favore della collettività. Il merito è giusto venga considerato, soprattutto quando tutto intorno non c'è impegno, aiuto, lavoro, quando c'è de-merito. Questo significa distinguere  tra meritevoli e no, "buoni" e "cattivi" cittadini? Certo che no. Nessuno ha la presunzione di stilare una classifica o un elenco basandosi sulle proprie sensazioni. Ma se il merito è oggettivo va considerato e, se possibile, valorizzato. Così, quest'anno, l'associazione presieduta da Capristo ha voluto premiare la Fondazione Rava, nella persona di Mariavittoria Rava, che ha ricordato l’impegno concreto della Fondazione, nel nome della sorella Francesca, per i bambini e i ragazzi nei Paesi del terzo mondo come nelle periferie urbane: <Ad Haiti l’ospedale che abbiamo costruito più di 10 anni fa è l’unico dell’isola e salva 80mila bambini all’anno>, ha spiegato alla platea riunita nella Sala Alessi di  Palazzo Marino sabato 4 maggio. E non bisogna dimenticare il progetto "Palla al centro", all’interno del carcere minorile Beccaria, che ha contribuito a <ridare bellezza e dignità alla struttura, ma anche alle persone e quel coraggio che forse è servito a portare alla luce fatti, per un cambiamento>. Premiata la professoressa Domenica Tufaro per il suo impegno a scuola, l’imprenditrice Bruna Farci, il team della Calzati Srl, azienda a conduzione familiare che da più di 40 anni è un' eccellenza lombarda, l'ingegnere Andrea Belli. E, ancora, la musicista Elisabetta Danelli, che ha aggiunto ai ringraziamenti le note del suo violino. Riconoscimenti all’amministratore delegato Giovanni Palmieri, al Rotary Club Milano Concordia, all’associazione regionale Pugliesi e all’associazione nazionale degli Alpini di Milano, che ha deliziato i presenti con l'Inno d’Italia e due canti.    

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