Paola Cortellesi da record, Elly Schlein ci sta
C'è questa perfetta coincidenza di tempi e di circostanze storiche per cui il film del momento, C'è ancora domani, diretto e interpretato da una strepitosa Paola Cortellesi è campione di incassi (13 milioni in poco più di settimane), fa commuovere ed emozionare raccontando una storia di riscatto femminile e femminista su maschi ottusi e deludenti (se ne salvano forse due) e pur se in bianco e nero e con molta romanità sta riscuotendo successo nelle sale di tutta Italia e chissà quanti premi vincerà (qualcuno parla già di candidatura agli Oscar). Cortellesi lo fa uscire a novembre, il mese dedicato all'impegno contro la violenza sulle donne - il 25 è la giornata internazionale - lei è nata il 24 novembre del '73 per cui venerdì prossimo compie 50 anni e festeggia questo compleanno tondo da nuova regina del cinema italiano e forse internazionale. Che fosse brava e simpatica - oltre che bella senza avere mai messo il proprio corpo al centro dell'attenzione - si sa da anni. Questa pellicola da regista la rende anche una figura positiva e ancora più autorevole nel panorama cinematografico nel quale si è imposta come attrice comica, che è in realtà rende benissimo anche nei ruoli drammatici e quindi forse, come hanno detto i critici esperti, Paola Cortellesi è un'attrice tragicomica, passata dalla televisione, agli show musicali con l'amica Laura Pausini, dalla recitazione al canto, dal Festival di Sanremo (come co-conduttrice) alla macchina da presa.. E che je voi dì a 'sta cristiana?, direbbero a Testaccio dove ha ambientato il suo film, è nata sotto a una buona stella. Capace di passare con disinvoltura dalla Monica di Come un gatto in tangenziale alla Delia vessata e maltrattata dal marito Ivano di C'è ancora domani, il film che parla a tutte le donne, destra e sinistra non è questo il punto. E però la situazione storico-politica in cui stiamo vivendo suggerisce che quando vogliono, le donne, ce la fanno: dal 2022 in Italia c'è la prima presidente del Consiglio donna e dallo scorso febbraio anche la prima segretaria del Partito democratico. Ed è allora che, sollecitata durante un'intervista a Fanpage, la Cortellesi si rivolge per chiedere uno sforzo comune contro la violenza di genere. Elly Schlein, leader del Pd, ieri ha risposto: <Io ci sto>. E visto che l'intento è nobile, trasversale e serve un'azione comune, è possibile che un'intesa si trovi, anche se alle parole devono seguire i fatti. Noi, in realtà, speriamo che Cortellesi, pur con le sue idee politiche e il suo profondo radicamento romano, non si faccia strumentalizzare dai partiti e stia lontana dal dibattito tra centrodestra e centrosinistra, senza andare a ingrossare le fila degli artisti de sinistra che pur di avere un po' di ribalta si mettono a pontificare contro il governo perché così va di moda. Lei, del resto, non ha certo bisogno della ribalta, è già una star. E, a proposito di battaglie per le donne, si è spenta Angela Bottari, ex parlamentare prima del Pci poi del Pd, una pioniera sul fronte dei diritti perché a lei si deve la prima firma della legge contro il delitto d'onore, la 442. Una vera femminista che cominciò ad aiutare "le ragazze" già nel '68, durante le contestazioni studentesche e universitarie, e proseguì sempre specie in Parlamento dove rimase per tre legislature.