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Giorgia e Arianna Meloni, le "Sorelle d'Italia"

Brunella Bolloli
Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

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Un selfie per stroncare gli odiatori. Un messaggio chiaro, forte, dopo una settimana di polemiche e tensioni successive a mesi di chiacchiericcio stupido e privo di fondamento. Domenica, giorno consacrato al riposo e al relax (per chi può) ha segnato la fine delle volgarità gratuite. Giorgia Meloni sorride con sua sorella Arianna in una giornata di sole a Roma e  scrive "A testa alta insieme, da sempre per sempre".  C'è poco da aggiungere se non che la premier leonessa è pronta ad azzannare se qualcuno le tocca la famiglia e, nel caso specifico, la sorella maggiore moglie del ministro Francesco Lollobrigida da cui ha avuto due bambine. Ari e Giò sono cresciute insieme con la mamma, erano vivaci e da piccole hanno pure rischiato d'incendiare la casa giocando ad accendere le candele, anzi forse l'hanno proprio bruciata. Sono cresciute insieme le sorelline abbandonate troppo presto da un padre che non le meritava. La politica è venuta dopo, o forse c'è sempre stata. Giorgia intrepida e maschiaccio, Arianna riflessiva come tutte le sorelle maggiori con l'istinto protettivo per chi è nato dopo. Ora, però, è Giorgia a fare da scudo ad Arianna di fronte a certe sparate mediatiche che forse non sarebbero neanche da prendere troppo sul serio. Una vignetta del Fatto è diventato un casus belli e, ci permettiamo di osservare, magari di fronte alla satira si può pure evitare, ma il fatto che il premier abbia deciso di rispondere subito, con forza, a ciò che riteneva un affronto diretto alla sorella, dà molto il senso del legame profondo, indissolubile che esiste tra queste due giovani donne. Le quali, qualunque cosa accada, saranno sempre insieme. Come Sam con Frodo sul Monte Fato.    

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