Bergoglio non celebra da due anni: gnosi o interdizione?
“Papa Francesco non legge l'omelia alla celebrazione della Domenica delle Palme dopo la proclamazione della Passione del Signore. E' la prima volta che accade una cosa del genere”: perfino le agenzie più dipendenti dalla catatonia mainstream-globalista hanno sollevato il sopracciglio, ma questo è il meno.
Forse non tutti sanno che Bergoglio non celebra la messa in pubblico da lunghissimo tempo. Non ha celebrato nemmeno il 28 marzo. Come riferisce il blog cattolico Silere non possum, “questo scandalizza molti fedeli (ma anche i sacerdoti), soprattutto coloro che hanno visto San Giovanni Paolo II celebrare in condizioni ben peggiori di quelle in cui si trova Francesco”. QUI
Non si scandalizzerebbero se finalmente capissero che Bergoglio non è il vero papa, vista la sede impedita di Benedetto XVI, QUI ma evidentemente è troppo difficile. Non importa, noi andiamo avanti producendo fatti e documenti.
C’è voluto un lungo lavoro per ricercare tutte le messe pubbliche di Bergoglio e per constatare che lui non celebra più una messa dal … 10 aprile 2022, domenica delle Palme (!).
Basta il colpo d’occhio: quando l’antipapa non celebra, ma presiede o, al massimo, concelebra, non indossa la casula, paramento liturgico a pezzo unico, ma un ampio mantello detto piviale, aperto sul davanti.
In questo video QUI potrete constatare voi stessi da quando Bergoglio non celebri la messa e di quanti ricchi piviali disponga. Mentre Benedetto XVI fu definito “papa vintage” perché riutilizzava i paramenti dei papi precedenti (Pio IX, Benedetto XV, Giovanni XXIII), il “pauperista” Bergoglio si è fatto confezionare decine (ne abbiamo contati una trentina diversi) di piviali il cui costo potrebbe andare, a detta di un noto sarto ecclesiastico, dai 2000 ai 5000 euro l’uno.
Fra questi ve ne sono alcuni allucinanti, come quello utilizzato per il viaggio presuntamente apostolico a Budapest. Il logo del viaggio era una croce da cui si diparte un fiume. Stranamente, i rifilessi sull’acqua, nel piviale di Francesco assumono strani orientamenti che fanno inevitabilmente pensare a un caprone.
Del resto, non stupisce, considerando che lui stesso, da bravo gnostico, ripete spesso che “Gesù si è fatto serpente, si è fatto diavolo”. QUI
Per capire cos’è la gnosi QUI
Ora riflettiamo: perché Bergoglio, dal 10 aprile 2022, ha smesso IMPROVVISAMENTE di celebrare la messa? Di solito lui fa le cose gradualmente, in modo overtoniano, perché questa brusca interruzione?
La scusa ufficiale è che soffre di gonalgia a un ginocchio e quindi gli duole restare in piedi. Sappiamo però che queste versioni clinico-sanitarie sono completamente inattendibili. Ricordiamo quando sul suo ricovero furono fornite 4-5 versioni differenti, cosa notata persino dalla legittimista una cum La Nuova Bussola Quotidiana QUI .
Peraltro, come ha notato Silere non possum, nella messa del 2 novembre 2023, Bergoglio ha deciso improvvisamente di concelebrare: “Il Papa ha iniziato la Santa Messa come presidente. L'omelia l'ha tenuta lui […] La liturgia eucaristica, però, ha visto un cambio di guardia. L'arcivescovo Diego Ravelli è diventato il celebrante e il Papa non ha fatto come di consueto ma si è alzato ed è andato al lato dell'altare per concelebrare. Ora, è chiaro che non vi sono norme che lo vietano. Entrambi sono vescovi, entrambi godono della pienezza del sacerdozio. Ma è opportuno? Se il Papa ha le forze per stare in piedi all'altare, perché non può celebrare lui e far concelebrare gli altri? Se il ginocchio ti fa male, non puoi stare in piedi neppure per concelebrare al lato dell'altare”.
Non fa una piega. Come si vede, quando vuole, Bergoglio può stare in piedi, eccome.
Per non parlare di tutte le sceneggiate che ci ha regalato il nostro, dalla passeggiata pauperista in Via del Babuino, per cambiare la montatura degli occhiali (15.000 euro di spese di sicurezza) fino alla risibile vicenda del suo fotografo personale che “CASUALMENTE” si trovava fuori dal negozio di dischi per scattargli una foto QUI.
Non dimentichiamo la falsa diretta da Fabio Fazio, svelata dall’orologio da polso dello stesso Bergoglio che segnava le 17.30 invece delle 20.00.
E poi, come abbiamo dimostrato QUI, l’argentino sa fin dalla sua elezione di non essere il vero papa.
Quindi, una cosa è certa: LA VERSIONE UFFICIALE È CERTAMENTE DA NON PRENDERE IN CONSIDERAZIONE.
A questo punto, i casi sono due.
1) Gli gnostici hanno il cosiddetto “obbligo di verità”, cioè devono essere più veritieri possibile, attraverso gesti, simboli e dichiarazioni. L’utilizzo massiccio dei simboli svolge un ruolo fondamentale sia per acquisire forme di potere preternaturale, sia per condizionare le masse in modo subliminale con i più o meno segreti messaggi veicolati da immagini e disegni.
Come può Bergoglio essere cattolico, dato che non si preoccupa minimamente di non avere il munus petrino e di aver occupato il trono del vero papa impedito? Se fosse un vero papa cattolico, sarebbe DIVORATO dall’amore per l’Eucaristia e, come Giovanni Paolo II, la celebrerebbe a tutti i costi, fino all’ultimo, magari aiutato, sostenuto da chierici, insomma, secondo le proprie possibilità.
Legittimo, quindi, ritenere che egli eviti il più possibile di praticare quei sacramenti ai quali presumibilmente non crede, che avversa e che cerca di disinnescare da tempo con le manomissioni già operate nel messale tipo l’inserimento della rugiada – nettare dei Rosa+croce - nella II preghiera eucaristica QUI.
Tuttavia, colpisce come questa decisione di non celebrare più la messa sia arrivata in modo improvviso, costringendo, dal 10 aprile 2022, le telecamere e i montatori vaticani a salti mortali per non inquadrarlo durante la consacrazione o in altri momenti chiave della messa.
Quindi si profila un’altra possibilità che, per quanto remota, è plausibile e che potrebbe salvare l’immagine della Chiesa, attualmente seriamente compromessa.
2) Innanzitutto, va detto che il Vaticano ha delle regole molto stringenti alle quali è sottoposto anche il papa, il quale non può affatto fare quello che vuole, come, da esterni, si sarebbe superficialmente portati a pensare.
Basti ricordare, per fare un esempio estremo, come a papa Benedetto fu proibito di portare i suoi amati gatti nell’Appartamento Apostolico.
Si rammenti anche l’art. 3 della Universi Dominici Gregis che impone ai cardinali il dovere di far rispettare i diritti della Sede Apostolica. Gli ecclesiastici sono inoltre passibili di tutta una serie di sanzioni, inabilitazioni e censure, tra queste alcune che possono vietare di celebrare i sacramenti, tutti o alcuni di essi.
Ora, sappiamo da fonti interne che, in Vaticano, la questione della sede impedita di papa Benedetto è il “segreto di Pulcinella”. Lo sanno tutti e se ne parla ovunque in modo furtivo. Perfino i custodi di Castel Gandolfo ce lo hanno confermato.
Sosteneva Mons. Viganò, il 5 aprile 2022, sul blog di Aldo Maria Valli: “Prima di discutere del prossimo conclave, occorre far luce sull’abdicazione di Benedetto XVI e sulla questione dei brogli del Conclave del 2013, che PRIMA O POI DOVRANNO DARE LUOGO AD UN’INDAGINE UFFICIALE. Se vi dovessero essere prove di irregolarità, il conclave sarebbe nullo, nulla l’elezione di Bergoglio, così come nulle sarebbero tutte le sue nomine, gli atti di governo e di magistero. Un reset che ci riporterebbe provvidenzialmente allo status quo ante, con un Collegio cardinalizio composto solo dai cardinali nominati fino a Benedetto XVI, estromettendone tutti quelli creati dal 2013, notoriamente ultraprogressisti”.
Come leggete, è tecnicamente possibile aprire un’indagine sulla legittimità di Bergoglio, egli non è esente dall’azione della magistratura.
E se questa indagine fosse stata già aperta da tempo, per esempio nel 2022?
Certamente noi non ne avremmo notizia.
Quindi, l’altra possibilità potrebbe essere quella per cui Bergoglio sia in effetti OBBLIGATO a non celebrare la messa pubblicamente, o sia stato “caldamente sconsigliato” dal farlo, dai cardinali o da organi giuridici vaticani, magari perché coinvolto in verifiche interne sulla sua legittimità di cui noi non sappiamo nulla.
Del tutto plausibile che, in via cautelativa, lo Stato vaticano gli abbia vietato di compiere atti che potrebbero costituire gravissimo scandalo e profanazione con il Corpo di Cristo.
E quindi, per Bergoglio, l’unica giustificazione possibile da servire al popolo e ai media resta quella del ginocchio dolorante o di qualche altro malanno per bigiare del tutto la celebrazione.
Ma ormai non ci casca più nessuno.