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L'angelo femmina di Bergoglio, nient'altro che la Grande Madre Astarte-Iside

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Oggi che è il lunedi dell’Angelo vi parleremo, però, di un altro angelo, quello non-cattolico gnostico bergogliano che viene inserito sempre più subdolamente dalla chiesa antipapale nell’iconografia cattolica.

Parliamo di uno strano e inconsueto ANGELO FEMMINA che torna sempre con maggiore frequenza. Tutti conoscono il modo di dire “parlare del sesso degli angeli” che sta per discutere di qualcosa di inutile, dato che tutti sanno come gli angeli non abbiano sesso, in quanto esseri spirituali.

Eppure, l’antichiesa bergogliana, sta cambiando le carte in tavola anche su questo tema. Una prova? L’articolo di Gelsomino Del Guercio sulla testata bergogliana Aleteia, già nota per operazioni dialettiche scorrettissime di cui potrete leggere QUI 

In questo verboso scritto QUI, è evidente il tentativo di legittimare a tutti i costi l’introduzione di una figura di un angelo femmina.

Ma perché?

Nulla nell’antichiesa bergogliana viene fatto a caso: c’è un preciso motivo che vi llustreremo di seguito.

Il primo angelo femmina che abbiamo individuato spunta nel 2015, nel quadro della pseudo-Maria dei Nodi che fu regalato dalla presidentessa argentina Maria Cristina de Kirchner a Bergoglio.

 

Nelle foto, introvabili sul web italiano, vengono “esplosi” i dettagli rivelatori di questa figura pseudomariana fatta dipingere nel ‘700 da un proto massone, Hyeronimus Langenmantel, e propagandata in tutto il mondo da Bergoglio. Dietro questa finta Madonna si cela la Grande Madre e la magia dei nove nodi, come leggerete QUI. Oltre al fatto che la figura femminile non schiaccia affatto la testa al serpente e viene raffigurata con le spalle scoperte (amicizia col rettile e attributi erotici, tipici della Grande Madre) c’è un visibilissimo angelo col seno e i capelli lunghi, contrapposto all’angelo maschio: questo riprende il noto tema gnostico-esoterico dell’unione degli opposti, di cui è patrona la Grande Madre.

Ancora un angelo femmina coi capelli lunghi, torna nell’inquietante scultura della psuedo-Maria dei Nodi portata in Canada dall’antipapa. QUI 

Ma durante l’ultimo Natale molti cittadini hanno ricevuto una busta dal Vaticano con la richiesta di 18 euro per il sostentamento del clero. In questo plico c’era una cartolina con una Natività dove, ancora una volta, spunta un angelo femmina, con i capelli biondi morbidamente raccolti in una crocchia e un bel seno prosperoso.

Da ultimo, l’angelo femmina che sovrasta la capanna dello pseudo-presepe esoterico della Carnia esposto in piazza San Pietro durante l’ultimo Natale. QUI  Oltre al cramaro, l’alchimista, e alla tessitrice, esperta dell’arte magica della legatura, questo personaggio femminile alato, con il seno che spunta in modo inequivocabile da sotto il panneggio, sovrasta la capanna.

Come mai, chiederete? Forse un tributo al politicamente corretto?

No, c’è ben altro. Con una figura femminile alata viene raffigurata Astarte, la grande madre degli Assiri, e Iside, quella egizia, a sua volta madre di Osiride, una figura che la tradizione gnostico-gesuitico-eretico-massonica da secoli serpeggiante all’interno della Chiesa assimila a quella di Gesù.

Non è un caso, infatti che il Buon Pastore dei Rosa+Croce con le braccia incrociate che porta al collo Bergoglio si riferisca, appunto, al dio egizio Osiride. QUI Insomma, sempre la solita pappa della Grande Madre e, se vi ricordate, anche in The young pope di Sorrentino, il cardinale modernista Voiello, avversario del conservatore Pio XIII, illanguidiva per la statuetta della Grande Madre di Willendorf.

Vi invitiamo a segnalarci tutti gli altri angeli femmina che tenteranno di appiopparvi scrivendo all’email dell’inchiesta [email protected] 

Come vedete, in modo impercettibile, subliminale e overtoniano, a livello iconografico la falsa chiesa usurpatrice del trono di Pietro vi sta abituando a figure angeliche femminili, in un processo di continuo rovesciamento della fede cattolica: la Madonna diventa la Grande Madre, Gesù si fa serpente e si fa diavolo, QUI lo Spirito Santo diventa un indistinto “Spirito” di cui parla Bergoglio sempre più spesso, che non ha nulla a che vedere, ovviamente, con la terza Persona trinitaria.

E’ un processo di inganno dal quale il 90% dei fedeli non si salverà, perché non sono preparati e sono plagiati dalla narrativa del papa misericordioso e buono come il pane che indossa il grembiule per fare la pizza. QUI

Il clero che sa, tranne  i preti del Sodalizio mariano di don Minutella, tace per paura; Mons. Viganò sta tentando la strada diplomatica del conclave-inciucio, dando del modernista a Ratzinger, per regalarvi un altro antipapa; i giornalisti una cum si concentrano sulla comunione in ginocchio e sulla lingua, ma in unione con l’antipapa; gli altri dormono o fischiettano e quindi preparatevi, fra qualche tempo, a vedere Gesù con le corna e la coda. Che dobbiamo dirvi?

Noi faremo, comunque, il nostro dovere di informarvi. I prossimi appuntamenti con la conferenza su Codice Ratzinger e la sede impedita di papa Benedetto saranno a Salzano, il 14 aprile, insieme a Diego Fusaro che presenterà il suo libro “La fine del Cristianesimo”. Ad Arezzo, il 22 aprile;  a Brescia il 13 maggio  e il 19 a Trapani.

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