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Un grazie a Don Corazzina che illustra cos'è la chiesa di Bergoglio

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Reverendissimo Don Corazzina,

queste poche righe per dirLe “grazie”.

In tanti L’hanno attaccata per la celebrazione da Lei tenuta in calzoncini da ciclista, sul tavolo da picnic, col bicchiere di plastica al posto del calice, la stola arcobaleno e le formule liturgiche fantasiose.

Mons. Tremolada, vescovo di Brescia, l’ha anche richiamata per le “disinvolture, trascuratezze, superficialità” nel trattamento delle sacre specie, scusandosi pubblicamente per Lei.

Altri si sono scandalizzati per il fatto che le ostie, portate via dal vento, siano finite per terra, come si vede QUI al min. 4.13  .

Per non parlare di tutte le polemiche di cui Lei si era già fatto carico, in passato, per le sue esternazioni sui matrimoni gay, che secondo Lei dovrebbero essere assolutamente leciti anche se la pratica omosessuale, sdoganata da questi, per il Magistero della Chiesa è il secondo dei “Quattro peccati che gridano al cielo”, insieme a Omicidio volontario, Oppressione dei poveri e Defraudare la giusta mercede a chi lavora.

E invece la Chiesa cattolica deve dire grazie ai religiosi come Lei. Mille volte grazie per aver fornito l’esatta dimostrazione del fatto che quella visibile non è la vera Chiesa cattolica, ma una nuova formazione religiosa che fa capo a colui che CANONICAMENTE È UN ANTIPAPA e che non ha nulla a che vedere col Cattolicesimo romano, ma, anzi, è latore di una spiritualità subdolamente inversa che abbiamo individuato come Bergogliesimo QUI : neopaganesimo, neoluteranesimo, neognosticisimo, neoarianesimo, neomarcionismo  e similia.

Forse l’affermazione potrà sembrarLe un po’ forte, ma è esattamente così. Il vero papa è solo Sua Santità Benedetto XVI perché nel 2013 NON HA AFFATTO ABDICATO, ma ha semplicemente rinunciato all’esercizio pratico del potere, dato che non era più in grado di arginare l’ammutinamento interno della Curia.

Così ha applicato un piano antiusurpazione pronto da 30 anni QUI e, invece di rinunciare al munus petrino, l’investitura papale di origine divina, in modo simultaneo e “rite”, cioè formalmente corretto, (come da canone 332.2) ha rinunciato al ministerium, l’esercizio del potere, in modo differito e pieno di errori formali e giuridici, senza peraltro confermare giuridicamente l’atto dopo le ore 20.00 del 28 febbraio 2013.

Questo fa sì che papa BENEDETTO XVI NON SIA ABDICATARIO, MA IMPEDITO, e a tal proposito le citiamo il canone 335. - Mentre la Sede romana è vacante o totalmente impedita, non si modifichi nulla nel governo della Chiesa universale; si osservino invece le leggi speciali emanate per tali circostanze”. Ergo, l’elezione di Sua Eccellenza Bergoglio è nulla e non sanabile, in quanto il conclave non può essere convocato a papa vivo e non abdicatario. . 

Questa realtà, scoperta qui su Libero in circa 250 articoli in due anni, mai smentita, nemmeno dallo stesso Santo Padre Benedetto XVI, è stata riepilogata nel volume “Codice Ratzinger” (Byoblu ed.) QUI  classificato dal Corriere della Sera fra i primi dieci saggi più letti in Italia.

Quindi, non si preoccupi se le Sue ostie sono cadute in terra. A tal proposito, infatti, ricordiamo cosa scriveva l’allora arcivescovo Ratzinger nel 1977 QUI  : “Per questo la preghiera per il Papa fa parte del canone eucaristico, della celebrazione eucaristica.
La comunione con lui è la comunione con il tutto, SENZA LA QUALE NON VI È COMUNIONE CON CRISTO”
. E Lei ha celebrato in comunione con l’antipapa Francesco: tutto a posto.

I cattolici, ma anche i laici che vengono giornalmente turlupinati dalla falsa chiesa bergogliana devono quindi rivolgerLe un particolare ringraziamento, a Lei come a don Mattia Bernasconi (da non confondere con l’omonimo don Enrico), che ha celebrato una sorta di messa in unione con Bergoglio su un materassino acquatico. Così come, prima di Voi, tutti devono ringraziare il prete tedesco don Peter Leick che ha benedetto dall’altare con uno spazzolone del water a mo’ di aspersorio, e ancora quegli altri religiosi bergogliani che si sono messi il naso rosso da pagliaccio durante la messa, il vescovo che entra in chiesa col remo da “migrante” invece che col pastorale, quelli sotto pandemia che battezzavano con la pistola ad acqua e così via.

Tutti Voi date realtà plastica a quella “falsa chiesa stravagante” di cui parlava la Beata Katarina Emmerick e siete quindi – sebbene Vostro malgrado - cooperatores veritatis, cooperatori della verità, secondo il motto del Santo Padre.

Se non ci foste Voi bravi e zelanti sacerdoti bergogliani, infatti, ad accendere finalmente una luce sulla situazione, tanta gente continuerebbe a essere scandalizzata e a pensare “com’è caduta in basso la Chiesa di Cristo”, come fanno gli una cum, cioè quei cattoconservatori che, per vari motivi, spesso di ordine pratico, si rifiutano anche solo di discutere di sede impedita.

E invece no, la vera Chiesa di Cristo non si è degradata, è integra, resta con papa Benedetto e sta rinascendo “nelle catacombe” grazie a quei pochi sacerdoti eroi che, in tutto il mondo, si pronunciano fedeli al vero papa e celebrano messe rigorosissime, in latino, vetus ordo (ovviamente proibito dall’antipapa Francesco)  e in unione col vero papa Benedetto. QUI  

Quindi, grazie e ancora grazie: se può, cerchi di stimolare i Suoi confratelli bergogliani a dare spazio alla fantasia. C’è tanto ancora da fare, da inventare, perché la gente stenta ancora a capire qual è il grano e quale la zizzania.

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