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Aborto e nozze gay: a cosa servono davvero. Le “finte” di Bergoglio e il monito di Benedetto XVI

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Aborto e nozze gay, nozze gay e aborto: non ci sono altre priorità al mondo, tanto che il direttore Vittorio Feltri sottolineava QUI  l’assurdità del fatto che in Ucraina, pur sotto le bombe, la massima urgenza sia divenuta questa. La guerra, la pandemia, il riscaldamento globale, (il quale ora si è trasformato in “cambiamento climatico”, così ci azzeccano sia che faccia caldo o freddo), e tutte le altre emergenze vere o presunte care all’”emozione unica” (upgrade del pensiero unico), passano ormai in secondo piano.

E’ il momento di fare un discorso duro, ma necessario. Queste due istanze, promosse in modo ossessivo-compulsivo dalle solite élite global-massonico-progressiste, NON HANNO NULLA A CHE VEDERE con una sincera attenzione verso le donne o le persone di orientamento omosessuale.

Non servono solo, utilitaristicamente, a sfoltire demograficamente la popolazione , ma sono, piuttosto, gli strumenti più efficaci di una manipolazione di massa, una rivoluzione psico-antropologica e morale portata avanti per disancorare i popoli dal pensiero logico e dalla realtà oggettiva, tagliando definitivamente i ponti con l’eredità cristiana. Un lavaggio del cervello planetario.

Infatti, fra le pochissime e indubitabili certezze che ci sono al mondo abbiamo che i bambini, i quali nascono dall’UNIONE FRA UN UOMO E UNA DONNA, devono essere PROTETTI.

Aborto e nozze gay, invece, RIBALTANO QUESTE OVVIETÀ. Nel momento in cui si riesce a convincere miliardi di persone che sopprimere una vita umana nascente e legalizzare un’unione costituzionalmente antitetica alla creazione di nuovi individui sia un atto sociale, un atto d’amore, li si ha in pugno. E’ come se si riuscisse a convincere le masse che gli asini volano e che il sole è blu.

Vuol dire che, a quel punto, i cittadini saranno arrivati a un tale livello di abbrutimento razionale che saranno cera nelle mani di pochi: potranno essere convinti di qualsiasi cosa, che ci sono gli alieni, che gli insetti sono squisiti, che devono farsi geolocalizzare anche quando vanno al bagno, che bisogna razionare l’acqua e l’aria. L’obiettivo è questo: sovvertire nelle masse il residuo legame con la logica e l’oggettività per assoggettarle e annichilire qualsiasi possibilità di ribellione.

La REALTÀ OGGETTIVA è, infatti, che nessun “grumo di cellule” umane lasciato svilupparsi liberamente NON diventerà un essere umano. Nessuno di voi lettori NON è già stato un grumo di cellule o un feto e se state leggendo qui, è perché siete nati da una madre che NON vi ha abortito. La vita umana inizia dalla fecondazione dell’ovulo. Punto. Infatti, ora si pratica l’aborto al nono mese perché si è capito benissimo che la distinzione fra prima e dopo il terzo mese era solo una ridicola pezza a colore. Ciò che al massimo potrebbe essere dirimente è, semmai, la situazione dentro-fuori il corpo della donna, ma poi bisogna fare i conti con una delle conquiste più banali della società laica e liberale: “Il tuo agitare di braccia finisce dove comincia la punta del mio naso”. La libertà di agire sul nostro corpo finisce dove comincia il corpo di un signor Rossi che viene al mondo per i fatti suoi.

Quando, poi, introiettate il concetto che fare un favore alle donne non è assisterle e tutelarle, facilitando, al limite, l’adozione di un figlio indesiderato, ma fornire loro la licenza di 007, vuol dire che siete già atterrati col razzo sul soffice suolo lunare.

Allo stesso modo, il matrimonio viene da mater e, da sempre, in tutte le società del mondo, ha avuto carattere esclusivamente eterosessuale (anche se non sempre monogamico) e non ha MAI tutelato i labili sentimenti, ma solo il nucleo civile-amministrativo, il patto dove nascono i nuovi cittadini con il migliore habitat per crescere.  E, in merito alla “ciliegina” dell’utero in affitto, come potrebbe mai essere un atto d’amore commissionare un figlio a una donna, privandolo della propria madre?    

Quindi, se riuscite a convincere le masse della saggezza di queste assurdità illogiche, ammannendole come “conquiste dello stato laico”, AVETE VINTO. Vuol dire che il Pathos, l’emozione, il sentimentalismo, l’”empatia”, il pietismo becero hanno sottomesso il Logos, la logica, il pensiero razionale che appura la verità. Non a caso, questa è l’arma principale delle elite massonico-mondialiste per manipolare le masse e viene applicato per tutto, non solo per la distruzione della famiglia naturale, ma anche per l’orgia di diritti, l’immigrazionismo, la privazione di libertà, l’annichilimento delle differenze e delle identità, tutto per creare un nuovo individuo senza sesso, forza, famiglia, etnia, radici, cultura, intelligenza, patria, tradizioni, lingua, che possa essere dominato e sfruttato come una gallina d’allevamento.

E infatti, Benedetto XVI, l’unico vero papa, (in sede impedita, come abbiamo dimostrato in “Codice Ratzinger”, Byoblu ed.), non a caso parlò di aborto e nozze gay come “segni dell’Anticristo”. Ovvio, dal punto di vista cattolico: se Cristo è il Logos, il Verbo incarnato, l’Anticristo non potrà che essere l’A-logos, l’Illogico per definizione che domina, appunto, utilizzando il Pathos. E i conti tornano tutti, come vedete.  

Non a caso abbiamo definito l’anti-papa Bergoglio, il “signore del Pathos”, contrapposto al “signore del Logos”, Benedetto XVI.

Capirete quindi il perché sia stato messo forzosamente sul trono di Pietro il Bergoglio e inquadrerete perfettamente la sua schizofrenica condotta proprio su aborto e nozze gay. Recentemente, il direttore de La Nuova Bussola quotidiana Riccardo Cascioli ha scritto un articolo QUI  intitolato “Papa e aborto, qualcosa non torna” che, pure, suona un po’ come il “mi è semblato di vedele un gatto” di Tweety. Eh sì, Direttore, qualcosa non torna, te lo diciamo da due anni che Bergoglio non è il papa, QUI  ma da quest’orecchio non ci senti.

E’ infatti assurdo che Bergoglio faccia grandi sparate del tipo “l’aborto è come assoldare un sicario”, per far contenti e canzonati i cattolici, e poi definisca Emma Bonino, che ha sulla coscienza sei milioni di aborti, “una grande italiana”. E del suo compare Pannella, Bergoglio disse che apprezzava l’impegno in NOBILI CAUSE.

Peraltro, “Francesco” dà la comunione (per quanto consacrata in comunione con un antipapa) ai turboabortisti Biden e Nancy Pelosi, che non si stancano di propagandare l’aborto al nono mese. Prima del referendum abortista in Irlanda (2018) e a San Marino (2021), dove hanno vinto inaspettatamente i sì, pur essendo i cittadini in maggioranza cattolici, avete sentito Bergoglio ricordare qualcosa in proposito? NO. Si è sempre limitato a piangere sul latte versato e la sua “sincerità” si può comprendere dall’indifferenza con cui accoglie i pochi successi delle istanze pro-vita. Quando la Corte Suprema Usa ha negato l’aborto essere un diritto, lui ha detto che «rispetta la sentenza» ma che non è in grado di entrare nelle questioni tecnico-giuridiche.

Per non parlare delle nozze gay: l’argentino si è detto “personalmente favorevole alle unioni civili”, che legalizzano, in ottica cattolica, il secondo dei “Quattro peccati che gridano vendetta al Cielo”, insieme a Omicidio volontario, Oppressione dei poveri, Defraudare la giusta mercede a chi lavora. Non ha minimamente sanzionato quei cento preti che in Germania hanno benedetto delle coppie omosessuali.

Come ha ben individuato Mattia Spanò andando spulciare il libro delle interviste di Bergoglio, edito dalla LEV, ecco come rispose a una giornalista brasiliana nel 2013 che gli chiedeva: “Perché lei non ha parlato ai giovani in Brasile di aborto e nozze gay?”.

Bergoglio: “La Chiesa si è già espressa su questo, non era necessario tornarci”.

La tecnica è chiara, no? Non occorre avere un master in PNL per capirlo.

Si spiega perfettamente perché Benedetto XVI abbia subito atroci pressioni per togliersi di mezzo e perché al suo posto sia stato piazzato un antipapa che parla di fratellanza universale, elogiato da 70 logge massoniche internazionali, e che sta menando per il naso un miliardo e 285 milioni di cattolici facendo il gioco del Nemico.  

Quindi, non occorre essere credenti per essere contro la manipolazione delle masse, il rimbecillimento indotto e quindi contro le istanze di punta di questo disegno che per i credenti è diabolico e per i laici è terribilmente distruttivo e antiumano.

“Stato laico” non significa uno stato che abiura al pensiero logico.

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