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Elezioni, perché le "vietano": c'è un lavoro da finire, la distruzione dell'Italia

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Tutti si stupiscono perché è così difficile esercitare il diritto base democratico in Italia: votare.

Tranquilli:  ci sono delle ottime ragioni perché non si deve andare a votare. C’è un importante lavoro da finire e senza il dr. Aghi, tanto caro alla gente che conta, soprattutto straniera, le cose non verranno a puntino. Il lavoro da finire è la distruzione economica, culturale, politica, morale della nostra Nazione e del nostro popolo in obbedienza ad agende ben precise.

Volete forse interrompere i flussi migratori che sono finalizzati alla nostra sostituzione etnica? Il piano è vecchio quanto il conte austro-giapponese, appena un filo massone, Richard de  Coudenhove-Kalergi, (1894-1972) il primo a teorizzare il meticciamento dell’Europa. Siamo pure in ritardo sulla tabella di marcia.

Ascoltate le parole di Bergoglio: le cooperative bianche e rosse come potrebbero lucrare sull’accoglienza?

Del resto, lo snaturamento etnico-linguistico-demografico del nostro popolo è la prima e più importante tappa per la demolizione della nostra identità. Un popolo senza più radici etniche comuni è una massa babelica che si può governare molto più facilmente, adattarla ai desiderata delle elite del nuovo “Capitalismo inclusivo”.

Se poi se ne va l’attuale governo, come si farà in autunno, senza una quarta, quinta, sesta dose di un bel vaccinone sano sano prodotto all’estero? Non funziona, funzionicchia, dura poco, dice Bill Gates, ma per i conti delle case farmaceutiche funziona alla stragrande.

L’economia innanzitutto: gli asset strategici devono continuare a essere svenduti, insieme ai pezzi di mare, regalati; le piccole e medie imprese devono fallire, essere messe sul lastrico; il lavoro va azzerato in modo che con l’obolo del reddito di cittadinanza si possa tenere la gente intorpidita, nel dolce far niente, lobotomizzata davanti allo smartphone e controllata a livello digitale, sanitario, fiscale.

Altrimenti, come si potrà svendere tutto ai cinesi?

E poi, il programma di Colao per l’ultra digitalizzazione-schedatura elettronica di tutti i cittadini: vogliamo lasciarlo a metà, con l’occhio onniveggente dello Stato ancora semichiuso? E l’indispensabile abolizione del contante, per ingrassare un altro po’ le banche?

Sul fronte esteri, poi, c’è il rischio che in Ucraina, la guerra, invece di divampare gagliarda, si possa ridimensionare e addirittura – obbrobrio – interrompere. L’Europa potrebbe salvarsi da una terza guerra mondiale e sarebbe un bel problema poi vendersi le macerie. Come giustificare, poi i razionamenti idrici ed energetici? Sarebbe dura inventarsi, a ottobre, un’”emergenza vendemmia” e, poi, a dicembre un’”emergenza regali di Natale”. La guerra è necessaria, fateci pace.

Una vera disdetta, poi, che la battaglia per imporre ovunque omosessualismo e genderismo possa finire sul binario morto. Del resto, siamo a crescita zero, ma non basta: dobbiamo andare sottozero per far posto a quei signori ospiti di cui sopra. Quindi la famiglia tradizionale, pur sabotata in ogni dove, deve scomparire definitivamente.

E attenzione: qui c’è il rischio che il mondo prenda lentamente consapevolezza del fatto che l’aborto è l’omicidio di un cittadino che viene al mondo per i fatti suoi. Occhio. Ci sono pericolose avvisaglie.

Ma poi scusate, la cultura, dove la mettiamo? Pensate sia accettabile che una televisione di stato possa mandare in onda programmi educativi, culturali, permeati da valori sani? Come si può distruggere l’anima e la mente dei cittadini senza imbottirli di programmi di cucina, di birignao di effeminati, di disvalori continui, di musica orrenda e satanisteggiante premiata in Europa e nel mondo?

I giovani poi, al primo posto: devono essere falciati, ridotti a delle larve dipendenti da Tik Tok e dall’iperdigitalizzazione. La scuola, del resto, a cosa serve, se non a omosessualizzare i bambini piccoli, a ipnotizzare gli adolescenti e a rendere i ragazzi grandi sempre più beceramente ignoranti, indisciplinati e vuoti…

E come sperare di anestetizzare le forze dei giovani superstiti senza la diffusione della Cannabis? Siate ragionevoli.

Accidenti, e l’agenda green andrebbe a farsi benedire, per non parlare dell’introduzione dell’alimentazione sintetica e/o a base di ghiotti insettini. Che guaio.

Preoccupa, poi, l’essere rimasti indietro sul disarmo dei cittadini: è un po’ di tempo che si è lasciata da parte la prudenziale opera di rendere sempre meno facile possedere un’arma da autodifesa. Non sia mai saltasse loro la mosca al naso, un giorno…

Capite bene che c’è tanto da fare ancora e il progettino novomondialista diligentemente perseguito dal dr. Aghi, benedetto da "papa" Francesco non si può interrompere. Sarebbe un lavoraccio, poi, dover ritrovare il modo di comprarsi con altri caschi di banane dei pezzi di centro-centro destra, finanziare altri comici e attorucoli per controllare la dissidenza.

Quindi, per favore, smettetela di lamentarvi: “i saggi”, hanno delle ottime ragioni per non mandarvi a votare. Tanto votereste comunque, ancora per il Pd, i Cinque stelle, i soliti antitaliani, producendo ancora, alle urne, masochistiche, colpevoli e impudiche percentuali a doppia cifra.

E chi non impara dalle lezioni, non si merita le elezioni.

 

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