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Massimo Franco sbaglia, Benedetto XVI non ha mai detto "il papa è Francesco"

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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L’informazione, in Italia, è combinata malissimo. Si sapeva, ma l’ultima conferma arriva da un editorialista nientemeno che del Corriere della Sera, il quale insiste tranquillamente nell’ammannire proiezioni personali come dati oggettivi.

Ve lo dimostriamo in modo inoppugnabile attingendo alla biennale inchiesta svolta qui su Libero.

Nel 2019 Vatican News titola: “Il papa è uno, Francesco”. QUI 

L’agenzia vaticana si riferiva alla recentissima intervista di Massimo Franco a papa Benedetto XVI QUI . Incuriositi, eravamo andati a controllare sul Corriere, ed ecco cosa scriveva il collega: “Gli avversari di Bergoglio, spesso conservatori alla ricerca disperata di una parola di Benedetto che suonasse di critica a Bergoglio, si sono sentiti rispondere immancabilmente che «il Papa è uno, è Francesco»”.

E quando è successo? Massimo Franco c’era? Gliel’hanno raccontato i conservatori,o lo ha dedotto da solo? 

Come leggete, quel virgolettato riportato nel titolo di Vatican News “Il Papa è uno, Francesco”, non è di Benedetto XVI, ma di Massimo Franco e NON È SUPPORTATO DA ALCUNA FONTE.

In questo caso, la bufala da radiazione dall’Ordine dei Giornalisti era stata di Vatican News, che aveva attribuito artatamente a papa Ratzinger una personalissima idea di Massimo Franco. Ne avevamo scritto un anno fa QUI, e infatti da Vatican News non hanno mai smentito, rimanendo nel solito mortificato silenzio.

Avevamo quindi lasciato al collega Franco il beneficio del dubbio quando, il 22 luglio 2021, gli abbiamo indirizzato una lettera aperta QUI , ponendogli la domanda: “Non è anche molto curioso come Benedetto ripeta da otto anni che “il papa è uno solo” senza mai spiegare esplicitamente chi sia dei due? Lo conferma lo stesso Mons. Gaenswein QUI .  Nemmeno una volta, in otto anni, casualmente, gli è scappato: “Il papa è uno, ED È Francesco”.

Infatti, il segretario di papa Benedetto, un paio di settimane prima aveva pubblicamente spiegato a don Bernasconi, il prete scomunicato perché fedele a Benedetto XVI: “Il papa è uno ed E’ CHIARO che è Francesco”.

Quindi, se “è chiaro”, vuol dire che papa Benedetto NON LO HA MAI DETTO ESPLICITAMENTE. Altrimenti Mons. Gaenswein avrebbe commentato: “Caro Don Bernasconi, papa Benedetto, nella tale occasione, il giorno  X, ha detto che il papa è Francesco”. Ma questo non è mai successo e nessuno, NEMMENO MONS. GAENSWEIN, è in grado, infatti, di citare l’occasione di una frase simile. Logica elementare.

Quindi, Massimo Franco era stato informato di tale stranezza un anno fa dalla nostra lettera aperta e l’ha certamente letta, dato che ci ha risposto: “Interessante, scrivi un libro” QUI .

Il sospetto, già allora, era che fosse una frasetta di circostanza per trarsi di impaccio da domande scomode. La conferma arriva oggi, perché  nel suo ultimo libro “Il Monastero”, uscito lo scorso aprile, Franco non cita minimamente - non diciamo il Codice Ratzinger - ma nemmeno le questioni sulla validità della “rinuncia”, la sede impedita, o altri temi caldissimi che tengono banco da anni a livello internazionale e che contestano la legittimità di Francesco.  Pensate che, IN 147 PAGINE DI UN LIBRO SU BENEDETTO XVI, NON VIENE NEMMENO NOMINATA LA DECLARATIO! Come scrivere un libro su Walter Bonatti senza mai citare il K2. E parliamo di uno dei più famosi giornalisti italiani, vi rendete conto?

Quindi, non solo quanto da noi sollevato non interessava per niente a Massimo Franco, ma questi inspiegabili “buchi” ci fanno inevitabilmente percepire un certo aroma di “DISSIDENZA CONTROLLATA”.

Ecco piuttosto cosa scrive l’autore, sprezzantemente, ne “Il Monastero” a pag. 17: “Benedetto ribadisce che «il papa è uno solo», confermando la lealtà e l’ubbidienza a Francesco. Ma subito i tradizionalisti mettono in dubbio che l’abbia detto davvero. Chiedono conferme, con LA PROTERVIA E LA MALAFEDE DI CHI NON ACCETTA LA REALTÀ. Oppure, CONTORSIONE SUBLIME, sostengono che dicendo che esiste un solo papa in realtà Benedetto si riferirebbe a se stesso, perché non ha citato esplicitamente il successore. O ancora, che l’incontro nel quale avrebbe detto certe cose è una pura invenzione”.

“Contorsione sublime”? Anche un BAMBINO DI OTTO ANNI capisce che se Benedetto ripete dal 2013 “il papa è uno solo” ma non spiega mai quale, ci deve essere qualcosa sotto. Vi pare che papa Ratzinger possa divertirsi a gettare gratuitamente nel panico un miliardo di fedeli con questi giochetti, come consideravamo QUI  ? Il papa è uno solo ed è Benedetto perché per abdicare si deve rinunciare simultaneamente al munus, e lui ha rinunciato in modo differito al ministerium. Ergo, come abbiamo argomentato fino alla nausea, papa Ratzinger si è ritirato in sede impedita dove resta l’unico papa legittimo.

Massimo Franco tenta di far passare per fessi noi e voi, ma come constatate, la Logica e il Tempo mettono sempre sulla brace i rinnegatori del vero papa. La malafede e la protervia appartengono esclusivamente al collega del Corriere che, pur essendo stato informato da un anno di tutta la faccenda, ha finto di interessarsene, ma in realtà ha chirurgicamente evitato il tema della sede impedita e, sebbene consapevolizzato del fatto inaudito per cui Benedetto non ha mai detto che il papa è Francesco, ha continuato imperterrito a promanare il contrario senza suffragarlo con null’altro che una propria supposizione. Aria fritta.

La conferma egli stesso a pag. 102 del suo libro: “Uscendo dal Monastero, scortati in auto da una guardia svizzera in borghese con l’auricolare, era inevitabile PENSARE che quando Ratzinger ribadiva con un velo di voce «il Papa è uno», certamente si rivolgeva ai «fanatici» che non si rassegnavano alla realtà”.

E invece non era inevitabile per niente, tanto che la realtà è esattamente all’opposto, come abbiamo dimostrato in un’inchiesta di 200 articoli  che non è stata smentita nemmeno dal Santo Padre Benedetto XVI, quando ci ha onorato di una lettera di risposta QUI  .

Massimo Franco, invece di ammannire ai lettori sue personali proiezioni, dovrebbe restare ai fatti oggettivi.

Due consigli; il primo, la lettura di quel libro che egli stesso aveva “incoraggiato” e che, uscito da un mese, è fra i primi bestseller per le classifiche Mondadori e Rizzoli:  “Codice Ratzinger” (ByoBlu ed.)  

Il secondo: massima prudenza prima di accusare gli altri di essere “protervi e in malafede” su certi argomenti.

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