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Bergogliesimo: il Cattolicesimo rovesciato di Bergoglio. Sicuri che “papa Francesco” sia cattolico?

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Non si parla male del papa. E infatti noi non lo facciamo: primo, perché Bergoglio non è il papa, (ma lo è Benedetto XVI, l’emerito, cioè colui “che merita”, che ha diritto di essere papa); secondo, perché analizziamo con approccio laico e analitico le sue posizioni, esercitando quel diritto di critica garantito dalla Costituzione, portando documenti e fatti REALI.

Un fatto, ad esempio, è che, oggi, nel giorno di Pasquetta, il presunto papa Francesco farà cantare in Vaticano, per i giovanissimi, un tizio-icona gay che promuove nelle sue canzoni omosessualismo (quindi il secondo dei quattro cattolici “peccati che gridano vendetta al Cielo”), oltre a pornografia, turpiloquio, oscenità, droga, prostituzione, sballo e similia. Documentatevi QUI . E’ solo l’ultima perla di una collana lunga nove anni, percepita anche questa, ovviamente, con qualche debole stupore, ma poi più nulla. La Finestra di Overton (vulgo “rana bollita”) QUI  funziona così: a piccoli passi, si arriva lontano.

Su tutto, un curioso paradosso. Ricordate la storia del Parmesan? Vedendo messo a rischio il marchio del Parmigiano, gli italiani insorsero con spirito da Battaglia d’Arresto (1917). Oppure, quando si scoprì che nella Nutella c’era il pur innocuo olio di palma: rivolte popolari tipo Vandea. E quale sdegno e ludibrio se, nella Carbonara, un cuoco si azzarda a mettere la panna!

Poi, però, se il papa non è il papa, se non ha l’investitura da Dio, se porta al collo un simbolo anticristico come il Buon pastore rosacrociano QUI  , se intronizza Pachamame QUI , promuove culti esoterici e magie dei nodi QUI , rovesciando il Cattolicesimo come un calzino e mettendo a rischio la nostra sovranità nazionale QUI  e la salvezza delle anime, VA TUTTO BENE.

Come abbiamo ampiamente documentato in questa inchiesta di 60 capitoli QUI - senza l’ombra di una smentita (nemmeno dal vero Santo Padre QUI) – Benedetto XVI non ha abdicato, ma si è ritirato in sede impedita; Bergoglio non possiede il munus petrino, il titolo di papa concesso da Dio, quindi è un antipapa, o papa illegittimo, pertanto non gode dell’assistenza dello Spirito Santo né ex cathedra, né nell’insegnamento ordinario (Art. 892 CCC). Se siete cattolici, state quindi assumendo un “cibo” spirituale senza alcun “MARCHIO D.O.D.”, denominazione di origine divina. La gran parte di Voi – scusate se parliamo chiaro - sta praticamente andando dietro a un Pifferaio di Hamelin che vi potrebbe dire qualsiasi cosa, e la prendereste per buona fidandovi di uno Spirito Santo che, invece, è “assente giustificato”.

Eppure, fin dall’inizio dell’antipapato, molti cattolici sono stati scandalizzati da Bergoglio, tanto che alcuni di loro si chiedevano: ma è davvero cattolico?

NO. Non lo è, e questo, in termini teologici, può essere consentito, appunto, solo dal fatto che Francesco non è il papa legittimo, non avendo il munus di origine divina che è il “marchio di garanzia sul papa”, custode della fede.

Se si continua a ritenere a tutti i costi che Bergoglio sia il papa e sia cattolico, non si capirà nulla di quello che sta facendo a livello politico e religioso. Cambiando la prospettiva, invece, ogni elemento apparentemente assurdo e incoerente trova la sua giusta e perfetta collocazione.

Di seguito, proporremo un approfondimento molto riassuntivo, redatto con l’aiuto di alcuni teologi (che non possono comparire, per ovvi motivi), volto a inquadrare il cosiddetto “Bergogliesimo”: uno pseudo-cristianesimo rovesciato, profondamente contaminato da concetti eretici, esoterici, pagani e da ossessioni personali di Bergoglio.

Non vi sarebbe nulla di illecito nel propugnare una fede nuova, originale, ispirata a questi temi, ma il problema è che lo si fa in modo non dichiarato, senza investitura divina, parassitando il “contenitore” di una religione già esistente, con il tentativo di rovesciare gradualmente il Cattolicesimo portandolo verso un pastiche religioso sincretista, panteista, neo-pagano, filo-massonico, funzionale a un progetto politico mondialista talmente evidente da essere dichiarato candidamente.

Il Bergogliesimo è, dunque, un sistema di pensiero politico-religioso articolato in due aspetti: uno ESTERIORE e uno OCCULTO. Entrambi sono collegati da una specie di simbolico e intuitivo “Codice Bergoglio”, radicalmente diverso dal Codice Ratzinger, logico e luminoso, che ormai ben conoscete, con cui il vero papa ci riconduce alla sua sede impedita. 

L’aspetto esteriore è MEDIATICO-EMOZIONALE: si serve della militarizzazione dei media, (quasi tutti asserviti in suo favore) e di continue “rotture del protocollo” che sembrano spontanee, ma sono preparatissime (vedasi l’episodio della visita al negozio di dischi organizzata a tavolino col proprio fotografo QUI). In tal modo, si ammannisce al pubblico la facile e dolciastra narrativa di un presunto “nuovo San Francesco”, vicino ai poveri e accogliente con gli ultimi. Basti pensare al modo in cui il suo “flamen”, Fabio Fazio, ne tesse le lodi.

Tale narrativa demagogica è rafforzata da costanti ripetute in continuazione: misericordismo/buonismo (salvezza automatica universale, legittimazione implicita del peccato), progressismo (contro la dottrina, la morale e la liturgia tradizionale), pauperismo, ecologismo. Forse l’immigrazionismo è l’unico elemento meno trasversalmente accettabile. Infatti, se ci avete fatto caso, in caduta libera di consensi, Bergoglio ha piuttosto rallentato su questo fronte (che aveva raggiunto livelli parossistici), ma, per il restante, si tratta di richiami dal facilissimo appeal che fungono da carta moschicida tanto per i laici, come per la massa dei fedeli, ormai del tutto dimentichi, o incuranti delle basi dogmatiche del Cattolicesimo.

L’aspetto OCCULTO del Bergogliesimo, non cristiano, dal forte carattere psicoanalitico, è invece basato su un impianto:

MODERNISTA (cioè soggettivista-pragmatico e contraddittorio. Per il modernista la fede non è in una verità oggettiva, ma è un sentimento, un istinto a-razionale dell’uomo);

NEO-LUTERANO (ripresa del concetto luterano di salvezza e legittimazione del peccato);

NEO-GNOSTICO (basato sul principio dell’unione degli opposti: bene-male, sacro-profano);

NEO-PAGANO (culto panteista della madre terra);

- NEO-MARCIONISTA (contro la visione di un Dio vetero-testamentario troppo “rigido”);

- CRIPTO-NEO-ARIANO (minimizzazione della divinità di Cristo).

Il “Codice Bergoglio”, come accennavamo, COLLEGA questi due aspetti, quello esteriore-mediatico a quello occulto: si esprime in gesti, simboli e dichiarazioni chiaramente comprensibili solo a pochi “iniziati” e sodali. In forma non percepita razionalmente, gli stessi gesti-simboli hanno la funzione di traghettare, a livello subliminale, la massa inconsapevole dei fedeli verso nuovi contenuti non più cristiani. Il Codice Bergoglio (per il quale vi rimandiamo al link dell’inchiesta sopra citata) si serve, dunque, di:

- simboli esoterici: per esempio, croce pettorale rosacrociana; presepe esoterico 2020 in Piazza San Pietro; rugiada rosacrociana nel messale; novena di Maria dei nodi-rito magico dei 9 nodi; culto del San Giuseppe dormiente; simboli e riti pagani anche nelle chiese (intronizzazione della Pachamama, l’offerta di terra sull’altare di San Pietro ecc.);

- desacralizzazione del Sacro: continue offese e blasfemie come il non inginocchiarsi davanti al Santissimo; frasi come «la Trinità litiga a porte chiuse», «Non esiste un Dio cattolico», «Gesù fa lo scemo», «Gesù ha mancato la morale», «Si è fatto serpente», ecc.;

- sacralizzazione del profano: inginocchiarsi davanti a carcerati, islamici; baciare i piedi a politici; il monumento ai migranti in Piazza San Pietro; il “burattone” Amal e, ovviamente, la progressiva demolizione della dottrina e della morale cattolica, operata anche tramite artifici manipolatori nella comunicazione: “detto/non detto”; contraddizioni del genere “sì, ma anche no”; mancate risposte (cfr. Dubia); interviste a Scalfari mai del tutto smentite; note a piè di pagina per legittimare l'adulterio (Amoris Laetitia), ecc.

Infine, un aspetto centrale del Bergogliesimo è la promozione di concetti personali di Bergoglio, come lo “Spirito”, il “Poliedro”, che non trovano alcun riscontro nella dottrina della Chiesa.

Ma il grande leit Motiv, il tratto caratteristico e preponderante della personalissima anti-teologia di Bergoglio è l’UNIONE DEGLI OPPOSTI: l’accoglienza e l’accettazione di tutto, anche del male e del peccato, in nome di una pseudo-pacificazione totale. Questo, ovviamente, a prezzo dell’apostasia dalla verità cattolica. Il senso del peccato – o del merito - è continuamente eroso dal misericordismo, un elemento talmente seduttivo da essere paragonabile a quello di un professore che prometta a tutti gli studenti la promozione, qualunque sia il rendimento.

Tutto è livellato, appiattito, confuso, mescolato in nome di cinque precetti massonici facili facili: l’(ossimorica) fratellanza universale, la pace, l’ecologia, il sincretismo e l’accoglienza. Basta, fine. Una ricetta eccellente per le élite mondialiste che ci vogliono regalare quel Nuovo ordine mondiale citato dallo stesso Bergoglio il 13 marzo 2021 QUI , e infatti lo sponsorizzano al massimo, con film e serie Netflix. Naturalmente, le verità ultime (Inferno Paradiso Purgatorio, Giudizio) e i dogmi cattolici, essendo troppo “divisivi” oltre che “sgradevolmente meritocratici”, devono essere spazzati via, vedasi la fine che ha fatto la messa in latino. Presto toccherà alla Transustanziazione, obiettivo finale.

Come ovvio, questo è un percorso perfettamente contrario a quello del Cattolicesimo romano, dove Cristo è l’unica via, la verità e la vita che offre la perfezione unica e totalizzante di un messaggio proveniente direttamente da Dio, attraverso il Verbo incarnato. Qui si capisce il discorso (sovente equivocato da alcuni tradizionalisti) che pronunciò il vero papa Benedetto XVI quando nel 2005 disse che l’unico Nuovo ordine mondiale da edificare è quello che prende per mano il Bambino Gesù QUI. Sì, il Cattolicesimo, per sua missione, punta, infatti, a convertire il mondo intero a Cristo, (la perfezione della sfera), nient’affatto a creare una babelica convivenza fra gli opposti, come si vorrebbe nella Teoria del Poliedro di Bergoglio, dove sussistono contemporaneamente facce diverse e opposte. Ovviamente, il proselitismo cattolico non può essere impositivo, ma deve convincere le genti con l’amore e la verità, tuttavia, per i cattolici, Gesù va annunciato a chiare lettere lasciando poi piena libertà.  “Andate e predicate il mio Vangelo”, disse Cristo, e Bergoglio dice, al contrario: “Arrivate e portate i vostri dèi” come dimostrato dalle sue posizioni pro-immigrazione e contro il proselitismo.

Il Bergogliesimo è, dunque, una pseudo religione in grandissima parte sovrapponibile al sistema filosofico e agli obiettivi della Massoneria, che, di per sé è, infatti, l’antitesi completa rispetto al Cattolicesimo. E tutto torna, nonostante le zuccherose intenzioni manifestate in superficie: l’impianto è radicalmente inverso.

Quindi, attenzione: il Bergogliesimo non è qualcosa di cristianamente imperfetto, di vagamente eretico, ma un insidiosissimo virus spirituale che sta mandando lentamente in cancrena il Cattolicesimo. E come per tutte le cancrene, non c’è che l’amputazione per salvarsi.

A questo ha pensato il vero papa Benedetto XVI, apprestando lo scisma purificatorio di cui abbiamo già scritto QUI  . Si tratta solo di capire se i cattolici verranno buttati fuori dalla sede, il Vaticano, con tutti i suoi tesori, per “ripartire dalle catacombe”, o se riusciranno a recuperarla. In ogni caso, i semi del vero Cattolicesimo saranno salvi e quello è un sistema “tosto”, duro a morire, dato che è sopravvissuto per 2000 anni.

Si potrebbe dire, quindi, che Bergoglio, la Mafia di san Gallo e la massoneria internazionale hanno fatto i conti ... senza l’Ostia.

APPROFONDIMENTO

Lo “spirito”

Bergoglio parla di “spirito” come forza che spinge all’armonia e all’unità sociale, oltre a ispirare le “riforme” della Chiesa e il progresso. Non è, però, lo Spirito Santo, ma una sua contraffazione, in quanto prescinde da morale e dottrina cattolica; è “relativista”; unisce gli opposti; è sincretista, vuole la “diversità di religioni”, suscita le eresie e accoglie le varie religioni per poi unificarle (religione unica mondiale, diversità riconciliata); è a-razionale, è pragmatico-emozionale-magico, è un’“onda positiva”. Bergoglio collega lo spirito con le vibrazioni/energie armonizzate e con le opposizioni polari. Questi elementi si ritrovano nell'esoterismo e sono descritti come principi cosmici nel testo Kybalion (1908), summa degli insegnamenti ermetici.

Il “poliedro”

È un solido con più facce, opposto alla sfera (cristiana) che è simbolo di perfezione e omogeneità. Il poliedro è per il Bergogliesimo la metafora dell’esistenza, della società e della Chiesa. È la “diversità riconciliata”: più cose diverse, anche opposte e contraddittorie, ma parte dello stesso insieme, della stessa “unità”. Serve, in pratica, a giustificare il relativismo morale e il sincretismo religioso. Il poliedro si ricollega alla geometria sacra e ai solidi platonici (poliedro come struttura dell'universo), che vengono ripresi dall'alchimia (poliedro come unificazione degli opposti).

I Quattro postulati della Evangelii gaudium

I Quattro postulati, attribuiti alla società e alla divinità-spirito o all’esistenza-mondo, sono presi dalla tesi di dottorato di Bergoglio (mai completata) ed erroneamente attribuiti a Romano Guardini. Questi principi arbitrari trovano riscontro in alcuni concetti gnostici e risultano vagamente “alchemici”:

- “il tempo è superiore allo spazio”: progressismo; l’insistenza sull’“innescare i processi”;

- “l’unità prevale sul conflitto”: superiorità della pace sociale rispetto alla morale e alla verità. Si collega al poliedro (diversità riconciliata);

- “la realtà è più importante dell’idea”: prassi e dimensione sociale più importanti della dottrina. Per fare un esempio, Amoris laetitia: adulterio; se la realtà non corrisponde alla norma (molti non la seguono), si adatti la norma caso per caso.

- “il tutto è superiore alla parte”: sincretismo/relativismo; si collega al poliedro (nessuna religione-morale può essere assolutizzata, tutte devono coesistere).

Il misericordismo e la lotta alla rigidità

Bergoglio riprende diverse correnti eretiche del passato. Prima di tutto, l’Apocatastasi, già definita come eresia nel III secolo: l’idea di una salvezza universale. Bergoglio non ha mai recisamente negato/rettificato quanto riportato da Eugenio Scalfari nella sua intervista, ovvero che le anime destinate all’Inferno si dissolvono, vengono distrutte.

Il neo-luteranesimo ritorna in vari elementi chiave:

- riabilitazione della figura di Lutero;

-il principio di salvezza “a basso costo”, che prescinde dal pentimento (per il luteranesimo basta credere di essere predestinati per salvarsi);

-la legittimazione del peccato (per il luteranesimo, più si pecca più si dimostra la forza della predestinazione, meno si pecca più si è empi, perché si cerca di “comprare” la salvezza);

-il principio per cui il male non si può vincere e il bene e il male sono congiunti: i salvati sono ancora malvagi, peccatori; il Messia si “contamina” con l'incarnazione, assorbendo il male.

Il neo-marcionismo, eresia in cui la divinità dell’Antico Testamento, rigida, è vista come falsa, in nome di un Messia “più buono e tollerante”. Bergoglio fa lo stesso col Cattolicesimo: propone una nuova fede più “misericordiosa”.

Il neo-arianesimo, eresia secondo cui Gesù non era il Figlio di Dio, attribuita da Eugenio Scalfari direttamente a Bergoglio e smentita solo in modo vago e impreciso. Dottrina promanata da Enzo Bianchi ritenuto per lungo tempo il “teologo di papa Francesco”, tanto da predicare al ritiro spirituale mondiale dei preti ad Ars (2018).

La teoria gnostica della “redenzione di Giuda”

Strettamente collegata all’unione degli opposti e al misericordismo vi è l’ossessione bergogliana di Giuda salvato. La più antica riabilitazione dell’Iscariota si ha nel Vangelo di Giuda (apocrifo gnostico), dove la divinità veterotestamentaria è rinnegata e Giuda è presentato come il prediletto tra gli apostoli, il più sapiente, che commette il tradimento solo per eseguire un ordine del Maestro.

La figura del “Giuda bergogliano” si ritrova nel capitello di Vézelay, nel quadro posto nello studio di Bergoglio, nel logo del giubileo 2015 e, in parte, in un racconto di Borges di cui Bergoglio era amico. Borges ha scritto Le tre versioni di Giuda (Finzioni, 1944), racconto in cui si parla della teoria gnostica della “redenzione di Giuda”: il tradimento dell’Iscariota come necessario per la redenzione; tradimento come atto di umiltà (non sentirsi degni di essere buoni, tipico di certi concetti luterani); Gesù come “peccatore” (idem); Giuda come vero Messia, incarnazione divina (implica la divinità come unione di bene e di male).

Il logo del giubileo della misericordia (2015) richiama in modo inquietante i concetti bergogliani: rimanda al becchino del capitello di Vézelay che porta Giuda sulle spalle. Le due figure del logo condividono lo stesso occhio, paiono la stessa entità.

Infine il quadro appeso nello studio di Bergoglio mostra un presunto Gesù che abbraccia il cadavere di Giuda. L’immagine è ambigua e sembra che le due figure siano quasi fuse, come se una esca dal corpo dell’altra.

L'identificazione di Giuda e del Salvatore è assurda, ma solo se si ragiona con categorie teistiche e cristiane. Non lo è, invece, se si parte da presupposti gnostici e panteisti.

Il neo-paganesimo

Il Bergogliesimo è, dunque, un panteismo implicito, in quanto rinnega la divinità cristiana e tenta una sintesi impossibile tra le varie religioni, in quanto molti principi sono compatibili unicamente con una visione panteista (mondo eterno, nessuna divinità trascendente).

L’ecologismo ha un ruolo centrale nel Bergogliesimo dove si coltiva una ripresa dei culti pagani con, in particolare, quello della “madre terra”, la Pachamama, che viene ripreso e adattato negli anni ’80 dalla cosiddetta “teologia india”, che mescola il Cristianesimo al paganesimo sudamericano. Nella teologia india, inoltre, sono presenti il pauperismo e il Vangelo è riletto in senso indigeno-marxista. Bergoglio, non a caso, ha proposto un cambio di mentalità e una “chiesa dal volto amazzonico”.

Questo, per sommi capi, quanto siamo fin qui riusciti a ricostruire della personalissima religione di Bergoglio. E, come vedete, siamo molto lontani dal Cattolicesimo, anzi, agli antipodi.

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