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Ratzinger "è il vero Papa. Dopo Bergoglio saranno tutti antipapi": il parere del giurista

Il professor Antonio Sànchez Sàez illustra uno scenario drammatico

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato un’intervista al prof. Antonio Sànchez Sàez, ordinario di Diritto presso l’Università di Siviglia (fondata nel 1505) il quale ha spiegato, insieme all’avvocatessa Estefania Acosta, come e perché la Declaratio del 2013, come atto di rinuncia al papato di Benedetto XVI, è invalida. Questo è stato possibile grazie alle affermazioni incrociate di due canonisti pro-Bergoglio, Mons. Giuseppe Sciacca (Segretario della Segnatura apostolica) e della Prof. Geraldina Boni (Università di Bologna). Non solo non sono provenute smentite, ma è dell’altro ieri la notizia che il Vaticano ha messo mano all’istituto inesistente del papa emerito QUI

Questo pare proprio confermare quanto asserito pochi giorni fa dal prof. Sànchez: il presunto “papato emerito” è stato uno schermo dietro al quale Benedetto XVI ha continuato, per otto anni, ad essere il papa regnante e a svolgere il ruolo di “KatechonQUI   .

Ora abbiamo chiesto al giurista quali scenari si profilano per il dopo Ratzinger e/o il dopo Bergoglio. Lo scenario è drammatico. Se volete leggere una sintesi, potete saltare subito alle conclusioni in fondo all’articolo.

 

D. Professor Sànchez, da Mons. Sciacca e dalla Prof. Boni non si è avuta nessuna risposta: è normale?

R. “In ambito accademico, di solito, è previsto un tempo ragionevole per la risposta della controparte, tenuto conto che le riviste giuridiche hanno termini piuttosto lunghi per l'ammissione degli originali. Ma nel caso dei media non accademici (come in questo caso) normalmente una risposta sarebbe già arrivata. Quello che è stabilito comunemente tra noi universitari è che «chi tace, concede»”.

D. Ma entriamo subito nel vivo:  cosa succederebbe se Francesco ci lasciasse o si dimettesse prima della dipartita di Benedetto XVI ?

R. “Come abbiamo illustrato QUI, senza essere smentiti, le dimissioni di Benedetto  XVI sono nulle e lui resta l´unico papa regnante. Attualmente c’è la situazione di "SEDE IMPEDITA”, prevista dal Codice di diritto canonico (art. 412 e seguenti), che fa riferimento ai casi in cui, "per prigionia, retrocessione, esilio o incapacità" il papa è totalmente incapace di esercitare le sue funzioni, come, appunto, Benedetto  XVI oggi. (Basti pensare che, nel 2012, licenziarono il presidente dello IOR Ettore Gotti Tedeschi senza che papa Ratzinger lo sapesse. Lo apprese dalla tv, come riportato dai media n.d.r.). Secondo il Codice, devono essere osservate le prescrizioni delle «leggi speciali date per questi casi».  In ogni modo, l’uscita di scena di Bergoglio non darebbe origine alla sede vacante o alla convocazione del conclave, perche il papa (Benedetto  XVI) é ancora vivo e non ha mai abdicato (can. 153). Non credo che Bergoglio si dimetterà, ma se questo avvenisse non cambierebbe il suo status di antipapa e usurpatore, né quello di Benedetto, papa regnante”.

D. E se invece Benedetto  lasciasse questo mondo prima di Francesco?

R. “In questo caso, la sede rimarrebbe vacante (can. 335) e un «piccolo resto fedele» dovrebbe eleggere un nuovo papa, in esilio, forse già a quel punto molto perseguitato dalla falsa Chiesa ufficiale, caduta nell'apostasia.

Il successore di Benedetto  XVI sarebbe contemporaneo dell’antipapa Bergoglio, il quale guiderà la falsa Chiesa ecumenica mondiale, una chiesa senza dogmi, senza transustanziazione, dove sarà stato abolito il sacrificio perpetuo, unita al mondo e al resto delle confessioni religiose, (la messa in latino è già stata abolita QUI n.d.r.). Dall’altra parte, solo il piccolo resto fedele che seguirà il nuovo vero papa sarà l'autentica Chiesa cattolica”.

D. In molti pensano che si tratti solo di aspettare l’uscita di scena di Francesco per poter "sistemare le cose" ed eleggere un papa che rimetta le cose a posto. E’ davvero così?

R:UN ERRORE MADORNALE, di portata storica, che proseguirà la linea successoria antipapale di Bergoglio. Infatti, se si va al conclave nullo (poiché per il can. 126 vi è stato un errore sostanziale nella rinuncia del 2013 e nella successiva sede vacante) con circa 80 cardinali invalidi nominati dall’antipapa, si eleggerà solamente un altro antipapa, e poi ancora, e un altro ancora. (Canone 174 § 2: se i cardinali presenti non fossero validamente eletti, il voto (Conclave) è nullo).

L'intero processo di elezione papale è regolato nella Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, approvata da Giovanni Paolo II. Leggetela”.

D. Ma perché, allora, una larga parte del mondo tradizionalista critica ferocemente Bergoglio continuando a riconoscerlo come legittimo papa?

R.E’ IL MIGLIOR FAVORE CHE POSSANO FARGLI: dimostrano al mondo che anche i più acerrimi oppositori di Bergoglio lo riconoscono come papa e che quindi la sua legittimità non è in  discussione. A riprova, Bergoglio è del tutto impermeabile a tali attacchi, ma reagisce furibondo, scomunicando senza processo canonico solo gli ecclesiastici che non lo riconoscono come papa, quelli che mettono il dito nella piaga: la sua illegittimità. Chi critica Bergoglio, ma lo considera papa, non solo dà scandalo (se fosse il papa gli si dovrebbe obbedienza perché sarebbe assistito dallo Spirito Santo anche nell’attività ordinaria, come recita l’art. 892 del Catechismo QUI  ), ma soprattutto LAVORA INCONSAPEVOLMENTE PER GARANTIRNE LA SUCCESSIONE ANTIPAPALE. Molti di questi critici, laici e religiosi, in perfetta buona fede, si illudono che criticando così ferocemente Bergoglio possano convincere il prossimo (falso) conclave a eleggere un papa della Tradizione. La cosa è già del tutto improbabile vista la maggioranza assoluta dei cardinali bergogliani, ma anche se, per un puro caso, venisse eletto un tradizionalista, (come, per esempio, il card. Burke o l’arcivescovo Viganò), costui sarebbe comunque un antipapa, eletto da un conclave invalido e privo quindi dell’assistenza dello Spirito Santo.

D. Un  po’ come nel 1138 quando all’antipapa Anacleto II dopo otto anni di regno succedette l’antipapa Vittore IV?

R. “Certamente: l´antipapa Anacleto II regnò come presunto papa in Vaticano per diversi anni, fino alla sua morte, con l'assenso del popolo romano. Proprio come succede adesso. Ma l’azione decisiva di San Bernardo di Chiaravalle, che sostenne fermamente il papa legittimo, Innocenzo II, e denunciò l'usurpazione del papato da parte di Anacleto II, fece sì che, dopo la morte di questo, il suo successore, l’antipapa Vittore IV, deponesse la sua tiara davanti a papa Innocenzo II. Questo scisma é durato 8 anni.

Qualcosa di simile accadde nel Trecento quando Santa Caterina da Siena sostenne Urbano VI, contro l'antipapa Clemente VII, che fu eletto non canonicamente, come adesso Bergoglio. L'intervento dei santi è stato decisivo per chiarire chi fosse il vero papa, quando questo era oggetto di controversia. Anche oggi abbiamo dei preti coraggiosi QUI  che denunciano la questione, ma  non vengono ascoltati”.

D. Quindi, in pratica, Benedetto  ha separato per sempre le linee successorie: quella sua è papale e quella di Bergoglio è antipapale. Adesso il Vaticano ammette QUI che l’istituto del papa emerito non esiste e sta lavorando per aggiustare le cose. Potrebbero convincere il 94enne Benedetto  a dichiarare qualcosa per sanare la sua rinuncia invalida?

R. “No. Poiché le dimissioni di Benedetto  XVI erano nulle (QUI ), il suo atteggiamento attuale o futuro è quasi irrilevante, nel senso che l'atto inteso come rinuncia è nullo indipendentemente dal fatto che Benedetto  riconosca o meno di essere il papa regnante e non Bergoglio. Vale a dire, in questo momento BENEDETTO  XVI È IL PAPA, CHE LO VOGLIA O NO. E Bergoglio è un antipapa. Punto. Questo resterà anche dopo la morte di Benedetto  e nulla potrà cambiarlo a posteriori.

Oggi, papa Ratzinger potrebbe rilasciare alcune dichiarazioni dicendo che lui è il papa, oppure che il papa è Bergoglio. In entrambi i casi continuerebbe ad essere il papa, perché LA NULLITÀ DELLA RINUNCIA AGISCE DA SOLA, INDIPENDENTEMENTE DA CIÒ CHE LUI POTREBBE DIRE ADESSO. La stessa autorità del papa è sottoposta al Diritto canonico, se questi non lo cambia preventivamente. Certo, una dichiarazione di papa Ratzinger in una  pubblica e aperta conferenza stampa che confermasse una rinuncia appositamente invalida QUI aiuterebbe molto, ma non so se alla fine lo farà. Comunque sia, sarebbero nulli quasi tutti gli atti ecclesiastici emanati da Bergoglio in questi 8 anni, come la creazione o la nomina di cardinali, così come nulle sarebbero le sue Encicliche, le modifiche del Catechismo, le modifiche del Magistero, etc. Sarebbero validi solo atti di ordinaria amministrazione, in cui "Ecclesia supplet". Benedetto  XVI potrebbe sanare la nullità di alcuni atti nulli di Bergoglio se li volesse confermare, ma solo lui potrebbe dire quali. Per fare un esempio, potrebbe confermare il cardinalato invalido conferito da Bergoglio solo a quei vescovi che gli si mostreranno fedeli contribuendo a denunciare l’antipapa”.

D. Una buona exit strategy, a questo punto, per Bergoglio, potrebbe essere quella di dimettersi, in modo da far cadere le contestazioni sulla rinuncia di Ratzinger e far proseguire la sua linea antipapale con un conclave di 80 cardinali invalidi “suoi”, giusto?

R. “Una volta messo alle strette, sarebbe l’unica cosa da fare per salvare almeno la sua linea successoria antipapale e completare la sua opera. Ma come ho detto sopra,  non credo che Bergoglio si dimetterà, perché non ha mai rinunciato a esercitare il potere. Se leggete "La Chiesa tradita" di Antonio Caponnetto o "Il vero Francisco", del suo amico giornalista Omar Bello, capirete fino a che punto ciò sia vero.

Ma sempre più persone si rendono conto che Benedetto  XVI ha subìto un colpo di stato da parte della Massoneria ecclesiastica e civile e che lui ha dichiarato una rinuncia invalida e nulla, per rimanere effettivamente papa. E’ rimasto il Katechon, lasciando il seggio impedito, ma esercitando il papato, non solo attraverso la preghiera e la sofferenza, ma anche bloccando l'usurpatore attraverso interviste e libri, come quello che ha scritto di recente con il card. Sarah e che ha impedito a Bergoglio di approvare l'ordinazione dei viri probati al Sinodo dell'Amazzonia. In altri discorsi ha difeso la presenza reale e sostanziale di Cristo nell'Eucaristia, ha detto che il dialogo non può mai sostituire la missione, ha difeso Veritatis splendor di papa Wojtyla  contro la situazione morale di Amoris laetitia o ha affermato che la crisi dell'abuso sessuale sui minori deriva dall'apostasia dalla Verità, etc”.

D. Alcuni ecclesiastici hanno capito che la rinuncia è invalida e che Benedetto  resta il solo papa, ma disperano che si possa fare qualcosa. E’ davvero così?

R. “A parte alcuni cardinali, vescovi e sacerdoti che non hanno ancora capito, altri tacciono per rispetto umano e altri per codardia. Una volta che però sono stati informati e rifiutano la realtà oggettiva si assumono un’enorme responsabilità spirituale. Non c'è infatti scandalo più grande che acconsentire alla menzogna - in questo caso  esiziale per la Chiesa canonica - né carità più grande del dire sempre la Verità, (veritas summa charitas est). Ma se i cardinali continuano a tacere, parleranno le pietre, ovvero i laici che amano la Verità sopra ogni cosa. Infatti, il dibattito è già iniziato e non può più essere nascosto. Bergoglio ha passato 8 anni a distruggere la fede e la morale della Chiesa, scandalizzando i piccoli e unendovi il Nuovo Ordine Mondiale massonico e anticristiano. Questo fa sì che tantissimi, ormai, si chiedano se sia il vero papa o meno, soprattutto quando vedono Benedetto  XVI vestito da papa, firmare P.P., dare la benedizione apostolica e, soprattutto, correggere Bergoglio”.

D. Chi dovrebbe prendere l’iniziativa, un  cardinale qualsiasi?

R. “Quando un antipapa ha occupato il seggio di Pietro o il vero papa è stato messo in discussione, le cose non sono mai state facili da risolvere. La soluzione è stata talvolta promossa da re e imperatori che hanno sostenuto, con la forza delle armi, l'autentico papa. Oppure, la soluzione è giunta attraverso un Concilio ecumenico, come quello di Costanza, che chiuse lo scisma d'Occidente. A volte sono bastati sinodi, come quelli di Reims e di Piacenza, che riaffermarono il vero papa, Innocenzo II contro l’antipapa Anacleto II.

Naturalmente, ora non abbiamo re cattolici o imperatori romano-germanici che possano intervenire in armi. L'unica soluzione sarebbe un Concilio Ecumenico. Altrimenti, i porporati di oggi dovranno accettare una dopo l’altra le tappe del processo di disgregazione e mutazione del Cattolicesimo fino a dover farsi scomunicare, pena il ritrovarsi non più cattolici” (vedasi l’esempio del “cuculo” QUI  n.d.r.).

D. Senza un sinodo, la Chiesa cattolica dovrebbe risorgere dal nulla, in modo catacombale e clandestino, proprio come profetizzava papa Ratzinger, abbandonando la sede del Vaticano come il guscio secco di una crisalide…

R. “Sì. Quel pusillus grex (piccolo gregge) sarà perseguitato dal mondo e dalla falsa Chiesa cattolica che segue il falso papa. Lo stesso accadde con i cristiani al tempo di Cristo e degli imperatori romani, perseguitati dall'impero pagano e, allo stesso tempo, dagli ebrei, che consideravano eretici i cristiani. Ciò accadrà di nuovo ora, quando i veri cattolici saranno espulsi dalle Chiese per essersi opposti all'unione della Chiesa con il mondo e il resto delle religioni. Saranno anche perseguitati come scismatici (per aver seguito Benedetto  XVI o il suo successore) o fondamentalisti cattolici”.

D. Quindi, oggi i cardinali vicini alla tradizione che non intervengono, stanno segnando il proprio destino: difficilmente l’opera riformatrice di Bergoglio si fermerà, già si parla di intercomunione coi protestanti, pare stia per saltare il dogma della transustanziazione…

R. “Vero. Il 4 agosto, il vaticnista Marco Tosatti ha riferito QUI di voci circa il fatto che Bergoglio vuole promuovere l'intercomunione, e che per questo ha incaricato il nuovo Segretario del Culto Divino, l'arcivescovo francescano Vittorio Francesco Viola  di organizzare una commissione riservata nel mese di settembre, in modo che, entro due mesi, lo informi direttamente sui risultati dei lavori. Come si vede, l'intenzione finale sarebbe quella di creare una nuova liturgia ecumenica, dove si accolga la dottrina protestante (per la quale l'Eucaristia è un mero pasto o ricordo dell'Ultima Cena), e le parole della consacrazione saranno drammaticamente cambiate IN MODO CHE LA TRANSUSTANZIAZIONE SCOMPAIA, (già è stata inserita una strana rugiada massonicheggiante nella II preghiera di consacrazione QUI  n.d.r.). Tutto ampiamente preannunciato fin dai tempi del profeta Daniele: la cessazione del sacrificio perpetuo. Questo dimostra ancora una volta che siamo in tempi escatologici e chi è realmente Jorge Mario Bergoglio”.

CONCLUSIONI:

Ormai la Declaratio di papa Ratzinger è consegnata definitivamente alla storia e al diritto canonico e come rinuncia al papato è invalida. Volente o nolente, Benedetto XVI resta il solo papa regnante, anche se con “sede impedita”. Lui oggi può fare solo due cose: o una rinuncia valida, aprendo un nuovo conclave legittimo con cardinali di nomina pre-2013, oppure riprendere l’esercizio pratico del potere.

Bergoglio è un antipapa, (perché eletto da un conclave invalido in quanto la sede non era vacante perché Benedetto non aveva abdicato) e non potrà fare mai nulla per sanare questa situazione. Tutti gli atti importanti da lui fatti non sono validi, a meno che non li riconfermi, a sua scelta, Benedetto XVI, una volta ripreso il potere effettivo.

Se si andrà a un conclave per eleggere un successore di Bergoglio, si eleggerà un altro antipapa: tutta la sua linea successoria è antipapale. La Chiesa si trasformerà definitivamente in una nuova chiesa non-cattolica e mondialista. Molti cardinali legati alla tradizione saranno via via estromessi o dovranno uscirne.

Il prossimo vero papa sarà solo il successore di Benedetto XVI e potrà essere eletto da un conclave composto solo da cardinali validi nominati da Benedetto XVI o Giovanni Paolo II.

Anche ai cardinali invalidi nominati da Bergoglio, conviene accettare la verità e passare subito dalla parte di Benedetto, ripristinandolo sul trono. Costoro saranno molto probabilmente poi riconfermati cardinali per la loro fedeltà al legittimo successore di Pietro. E la Chiesa canonica (quella che conosciamo) sarà salva.

Altrimenti, il prossimo vero papa dovrà essere eletto, in situazione di esilio, dal piccolo resto fedele a papa Benedetto XVI e la vera Chiesa cattolica, purificata, dovrà risorgere piano piano, come nei primi secoli del Cristianesimo.

 

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