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Bergoglio? L'articolo 892 del Catechismo: o lo Spirito Santo si è "ammorbidito" o non è Papa

Il papa riceve l'assistenza dello Spirito Santo anche nell'insegnamento ordinario non solo ex cathedra

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Nel suo editoriale del 6 luglio, il fondatore e direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, che pure si professa ateo, in una battuta ha sollevato con acume una questione teologica non da poco.

Scrive così in merito al massacro subìto dal card. Becciu: “Se non ce la fa a sottrarsi alle lusinghe degli adulatori il Santo Padre, che ha l’aiuto dello Spirito Santo, una volta di più avremmo ragione noi atei a non crederci”.

Per quanto provocatorio, il sillogismo fulminante del direttore Feltri risponde a una logica adamantina.

Infatti, molti cattolici ritengono che il papa sia infallibile, in quanto assistito dallo Spirito Santo, ma SOLO QUANDO PARLA EX CATHEDRA, ovvero quando si pronuncia su importantissime questioni di fede.

Il dogma dell’infallibilità papale venne stabilito durante il Concilio Vaticano I, nel 1868. L’ultimo e supremo pronunciamento ex cathedra  venne applicato da Pio XII nel 1950 per l’Assunzione di Maria. Quindi, questi pronunciamenti non sono affatto frequenti, anzi, rarissimi.

In pochi sanno, invece, che l’art. 892 del Catechismo della Chiesa Cattolica sancisce che il papa è assistito dallo Spirito Santo anche nella sua ATTIVITA’ ORDINARIA:

“L'assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il Successore di Pietro, e, in modo speciale, al Vescovo di Roma, Pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in « maniera definitiva », propongono, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi”.

Anche il card. Ladaria, nominato da Francesco Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede conferma: “È importante ribadire che l’infallibilità non riguarda solo pronunciamenti solenni di un Concilio o del Sommo Pontefice quando parla ex cathedra, ma anche l’insegnamento ordinario ed universale dei vescovi sparsi per il mondo, quando propongono, in comunione tra loro e con il Papa, la dottrina cattolica da tenersi definitivamente”.

Perfetto. A questo punto non si può non notare con sollievo che lo Spirito Santo si deve essere ammorbidito su molte questioni, oppure era di vedute più larghe e “moderne” di quanto non pensassero molti cattolici.

Considerando gli atti e le dichiarazioni di Francesco, dobbiamo ritenere, infatti, che la Terza Persona Trinitaria oggi sia divenuta “personalmente” a favore delle unioni civili; che gradisca volentieri l’idolo pagano Pachamama intronizzato in S. Pietro; che tolleri la benedizione di cento preti tedeschi a coppie gay avallando il secondo “peccato che grida al Cielo”; che offra affettuoso sostegno a padre James Martin, sostenitore del più estremo dirittismo omosessualista; che sostenga come “non esista un Dio cattolico” e che “tutte le religioni sono vere”; che la misericordia divina salvi tutti; che “la Chiesa non crede più all’inferno dove la gente soffre”; che non si preoccupi troppo se  la comunione ai divorziati risposati è consentita in Germania, ma non in Polonia, che faccia l'elemosina ai transessuali senza invitarli alla conversione etc…

Inoltre lo Spirito Santo confermerebbe anche tacitamente alcune “questioni familiari” ovvero che “nella Santa Trinità le Persone baruffano a porte chiuse, ma all'esterno danno l'immagine di unità".

In più lo Spirito Santo approverebbe senza problemi altre sette questioni individuate come vere e proprie eresie da 62 studiosi. Ben le riassume l’Adn Kronos QUI

Signori Cattolici ortodossi, c’è poco da fare: il Papa è assistito dallo Spirito Santo anche nell’attività ordinaria e bisogna starci. E’ inutile che protestiate. Questi sono “insegnamenti ordinari in materia di fede e di costumi”.

Per chi non vuole accettare l’ipotesi di uno Spirito Santo “aggiornatosi ai tempi”, le soluzioni restanti sono due:

1) Il Catechismo sbaglia e il papa NON riceve assistenza dallo Spirito Santo anche nell’attività ordinaria.

2) Francesco non è il vero papa, magari perché Benedetto XVI non ha abdicato come sostengono vari vescovi, sacerdoti, teologi, latinisti, magistrati e giuristi. In tal caso, lo Spirito Santo sarebbe “ASSENTE GIUSTIFICATO” e tutto si spiegherebbe.

Della questione ci stiamo occupando da tempo e troverete QUI tutti i dettagli.

E’ un po’ duretta, ci rendiamo conto, ma il Catechismo non l’abbiamo fatto noi e neanche la Logica. Non è colpa nostra se la Chiesa oggi si è messa nei pasticci.

O lo Spirito Santo ha cambiato opinioni, o il Catechismo è sbagliato, o Francesco non è il papa. Non si scappa: scegliete Voi.

Altre spiegazioni ne abbiamo?

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