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“Pietro, dove sei?”: il pamphlet-bomba di don Minutella

Anche per il mainstream comincia a scricchiolare la versione di un doppio papato "rose e fiori"

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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L’attacco alla proprietà privata, la benedizione al Black Lives Matter, i silenzi sulla matrice islamista degli attentati, l’appoggio alle unioni civili, i cambiamenti nel messale, il presepe postmoderno … Sono appena le ultime fra le mosse di Francesco che producono il solito loop: media allineati alle stelle, fedeli frastornati, osservatori cattolici infuriati. E poi si riparte secondo lo stesso schema.

Eppure, dopo sette anni, qualche giornalista di certo non appartenente all’ala catto-conservatrice comincia a farsi delle domande: uno di questo è Massimo Franco che, nel suo recente "L'enigma Bergoglio. La parabola di un papato" (Solferino) scrive: “L'impressione è che la Chiesa sia più divisa di prima con conseguenze drammatiche per il suo destino; il Papa che doveva rievangelizzare il mondo, a partire dal suo Sudamerica, è invischiato in una crisi di governance e di linee magisteriali".

Persino il vaticanista della bergoglianissima Repubblica, Marco Ansaldo, nel volume  “Un altro papa. Ratzinger, le dimissioni e lo scontro con Bergoglio” (Rizzoli)  rivela che  il papa emerito e  Francesco non sono quegli “amiconi” che una certa narrativa come quella del film “I due papi” ha presentato al pubblico: “La convivenza tra i due pontefici – scrive – di per sé problematica, si è rivelata, di fatto, inattuabile”.

Insomma, pare che le difficoltà siano diventate così evidenti da cominciare a incrinare quel “tutto va ben, madama la marchesa” che i media politicamente corretti impongono dal 2013.

Fra poco, gli stessi giornalisti non potranno più continuare a ignorare una figura decisamente di rottura come Don Alessandro Maria Minutella che, di fronte a questa lentissima consapevolizzazione circa le realtà problematiche della Chiesa, esplode: “Ma di cosa vi meravigliate? Sono tre anni che vi dico che Bergoglio non è il vero papa, ma un usurpatore, piazzato sul trono petrino dai poteri forti!”.

Non va tanto per il sottile il due volte teologo che, da tre anni, sul canale Youtube “Radio Domina Nostra” (in continua crescita di ascolti), parla della “Falsa chiesa” - come la definisce anche Mons. Viganò - con una preparazione dottrinale riconosciuta anche dai più prudenti e autorevoli vaticanisti: Aldo Maria Valli ha ospitato Don Minutella sul suo blog “Duc in altum” e Marco Tosatti ha recensito su “Stilum curiae” il suo recente libro-dossier “Pietro dove sei”, un pamphlet dirompente offerto al costo di appena 10 euro per ottenere la massima diffusione.

D. Don Minutella, perché, secondo lei, Bergoglio non è il vero papa?

R. "E’ arcinoto come Benedetto XVI abbia ricevuto inaudite pressioni per dimettersi, perfino il blocco dei conti bancari vaticani tramite codice Swift e, nelle sue dimissioni, ha rinunciato soltanto al ministerium, ossia all’esercizio attivo del governo, mentre per il Diritto Canonico avrebbe dovuto rinunciare al munus petrino, l’incarico di origine divina (cfr. Mt 16,18). Poi ci sono le confessioni del cardinale Danneels, (mai smentite dal Vaticano) che ammette gli accordi fra cardinali della Mafia di San Gallo per orchestrare l’elezione di Bergoglio: da scomunica immediata. Se solo si avesse il coraggio di impugnare il Conclave verrebbe giù tutto".

D: E se l’elezione risultasse valida?

R. "Rimarrebbe la questione irrisolta di un pontificato manifestamente eretico, apostata e idolatra: si pensi all’inaudita intronizzazione della dea pagana Pachamama. Come si può ancora parlare di un’assistenza speciale dello Spirito Santo nell’esercizio del governo petrino, quando si scorre l’elenco degli interminabili errori dottrinali e delle imperdonabili scelte “pastorali” di Bergoglio? Il papa trae la sua autorità in quanto custode della fede, non ha alcuna autorità per cambiare la bimillenaria dottrina".

D. E se così fosse, perché nessuno reagisce?

R: "Solo un pugno di ecclesiastici ha detto la verità: Bergoglio si comporta così semplicemente perché non è il vero papa, ma un usurpatore messo lì dalla massoneria ecclesiastica per demolire la Chiesa cattolica. Lo ha ribadito da poco anche Mons. Viganò. Solo quando si entra in questa ottica, tutto si rivela perfettamente coerente. E’ inutile scandalizzarsi: non è il papa!  Tolti gli ecclesiastici gay e massoni, che appoggiano apertamente il card. Bergoglio, gli altri rimasti cattolici ingoiano rospi su rospi, ma non hanno il coraggio di rinunciare all’8x1000, alle carriere, o alle porpore. I fedeli non conoscono più le basi della dottrina, demolita da 60 anni di post Concilio e quindi non capiscono cosa stia avvenendo. I media, poi, sostengono Bergoglio in modo scandaloso perché quello che dice fa comodo, è la via larga e facile di cui parla Gesù, ma che conduce alla perdizione. I cattolici tradizionalisti si illudono che dopo Bergoglio, il prossimo papa possa rimettere le cose a posto. Illusi! Con 79 falsi cardinali elettori nominati dal falso papa Bergoglio come sperano che il prossimo pontefice possa essere legittimo?".

D. Come reputa le modifiche al nuovo messale?

R. "Sono un’aberrazione in senso massonico ed eco-tribale. Sembrano sfumature, ma hanno ripercussioni dottrinarie dirompenti. Non è più la messa cattolica, lo spiego in varie puntate su Radio Domina, ma, ripeto, è tutto perfettamente coerente col disegno del falso papa".

D. Ma, a che pro tutto questo?

R. "L’obiettivo del card. Bergoglio è creare una nuova religione al servizio del Nuovo Ordine Mondiale: ecologia, accoglienza, meticciato, mondialismo, omosessualità (infatti è appoggiato dalla lobby gay). Non dovete credere a me: lo avete sotto gli occhi. E’ un notissimo progetto satanico annunciato dalla Scrittura, dalla Madonna di Fatima, da Padre Pio, da santi, beati, papi e mistici. Informatevi, vi prego, anche se è una realtà orribile. Del resto, basta dare un’occhiata al presepe in San Pietro" …

D. Come ha reagito la Chiesa di fronte alle sue proposizioni?

R. "Mi sono preso due scomuniche per scisma ed eresia, (una in più di Lutero!), ma si sono ben guardati dal chiedermi conto delle mie affermazioni, come esige il Diritto Canonico. Non c’è stato alcun processo per verificare la mia presunta colpevolezza: sarebbe molto rischioso per loro. Ho perso tutto, sono stato disonorato, calunniato e mobbizzato, complici i media, ma vado avanti, dovesse costarmi la vita: è il nostro dovere di pastori e invito tutti i miei confratelli a seguirmi, o quantomeno ad aprire un dialogo per capire la realtà. E’ in gioco la salvezza delle anime".

L’impressione è che Don Minutella abbia da tempo compiuto una drastica “fuga in avanti”, ma che in molti si stiano mettendo sulla sua scia, pur senza arrivare, per adesso, alle sue conclusioni.

Al di là del fatto che si sia più o meno d’accordo con l’agguerrito teologo palermitano, varrebbe la pena di aprire un dibattito pubblico con lui, se non altro per contestarlo sul merito delle questioni. Dopotutto, viviamo in un’epoca dove in pochi sono disposti a giocarsi la carriera e lo stipendio per quello in cui credono.

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