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Berlicche spiega al cardinale "prescelto" come distruggere la Chiesa

Dal pauperismo demagogico allo smantellamento di dogmi e tradizione

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Spunta fuori una nuova “Lettera di Berlicche” e il suo contenuto è decisamente inquietante. L’ha appena pubblicata il noto collega Aldo Maria Valli - già vaticanista della Rai - sul suo blog “Duc in altum” (Qui l’originale).

Il suo autore è anonimo, o meglio: si tratterebbe di “Sua potente Abissale Sublimità il Sottosegretario Berlicche”, il diavolo anziano che, negli omonimi racconti del grande esegeta cristiano Charles Stapleton Lewis, istruisce suo nipote, il giovane diavolo Malacoda, su come tentare gli uomini e condurli alla perdizione.

Dietro il gustoso ESCAMOTAGE SATIRICO, Lewis esemplificava quali fossero le sottilissime strategie del Male e, in questo caso, l’ultima lettera si occupa di un tema spinoso.

Berlicche si rivolge nientemeno che a un cardinale corrotto fornendogli precise istruzioni su come demolire la fede cattolica e la Chiesa; in questo caso, illustrando tattiche politiche e comunicative ben precise che vanno molto al di là di un discorso dedicato solo ai credenti.

Buona lettura.

Lettera da Berlicche / Ecco il piano operativo per la distruzione della Chiesa cattolica

La firma è riconoscibilissima: Berlicche, proprio lui, Sua diabolitudine! La lettera che ha inviato al Cardinale X va letta e meditata.  Un piano operativo in piena regola. 

Caro Cardinale X,

quando finalmente sarò riuscito a farti eleggere papa, dovrai seguire attentamente la seguente tabella di marcia per adempiere al tuo ruolo. Per prima cosa dovrai accattivarti subito le simpatie della massa dei fedeli. Questo potrai farlo rompendo con il protocollo e con le usanze proprie della dignità pontificia, mostrandoti umile, pauperista, divorato dall’amore per i poveri e per i derelitti, rinunciando a tutti gli orpelli della “arcigna, pomposa e ipocrita” Tradizione. Anzi, appena puoi, colpisci senza pietà tutte le enclave di preti che rimangono attaccati alla messa in latino (per noi pericolosissima) e non perdere occasione di parlar male dei buoni cattolici per annichilire la loro autostima. Piuttosto, dimostra in pubblico la tua severità nel condurre battaglie demagogiche come quella contro i preti pedofili, ma non calcare troppo la mano: loro ci servono.

Il consenso della massa acquisito con queste “caramelle” ti porterà facilmente anche quello dei media che, essendo per la maggior parte dalla nostra parte, dovrai irretire senza ostacolare i progetti dei loro padroni, anzi intrattenendo rapporti amichevoli e dialogici con i direttori dei giornali più laici, ed esibendo così grande apertura intellettuale. Saranno loro stessi a fungere da “utili idioti” e a seminare i primi germi della distruzione teologica; a te basterà prendere le distanze in modo flebile da quanto essi ti metteranno in bocca, senza mai smentirli decisamente e lasciando i fedeli nel dubbio. In questo modo farai contenti gli anticattolici senza perdere del tutto il tuo gregge di pecoroni. Ricorda: mai prendere posizioni nette e inequivocabili!

Come ben sai, la cosa più importante è consolidare definitivamente il modernismo che molti teologi della nostra parte hanno costruito pazientemente fin dal Concilio: la smitizzazione di tutto il soprannaturale, la riduzione a mero “simbolo” di tutto quanto non sia spiegabile con la scienza e la sociologia per giungere al punto che a noi preme maggiormente: negare che Cristo fosse realmente il Figlio di Dio. Ti tornerà molto utile quanto sosteneva l’eretico Ario, che è qui con noi e ti saluta.

Importante è anche il linguaggio dei segni: non ti inginocchiare mai davanti all’Eucaristia, perché così facendo daresti un segno di sudditanza a ”Lui” e per noi sarebbe intollerabile. Devi erodere costantemente il concetto secondo cui l’Eucaristia è realmente il Corpo di Cristo e un’ottima strada sarà quella di gestire la sua somministrazione ai divorziati risposati in modo vago e disordinato: in tal modo perderà ogni valore reale.

Se qualche vecchio cardinale protesta, non te ne curare, sarà fatto a pezzi dai nostri media e presto verrà dimenticato. Dei porporati non aver timore: li abbiamo indeboliti e corrotti nell’arco di sessant’anni e non avranno né la forza né il coraggio per opporsi alla tua opera. Stai attento ai preti zelanti, piuttosto: appena qualcuno alza la testa, fallo fuori subito, scomunicalo per dare un esempio a tutti gli altri. Loro dipendono economicamente dall’8 x 1000 e quindi difficilmente si ribelleranno.

Nota bene: Maria, che è la nostra Nemica n.1, colei che dovrebbe schiacciare la testa del nostro Capo, deve essere fatta fuori soprattutto a partire dai dogmi. Mi raccomando, la sua verginità deve passare per un semplice mito: riduci la sua figura, minimizzala, limitati a riconoscerle  solo un ruolo di “umile madre e discepola di un profeta”. Guai se la gente credesse davvero che era la Madre di Dio, l’Immacolata, che ebbe un parto miracoloso. Tutta la credibilità di Cristo parte da lì.

La massoneria è la nostra prima alleata, rammentalo. La sua filosofia è completamente antitetica al cattolicesimo e quindi devi mirare a intessere con loro una buona amicizia, sempre dietro al paravento del dialogo e della fratellanza. Molti cardinali – e tra i più colti – sono già nelle sue file e ti daranno una mano.

Fondamentale è che tu possa trovare il pieno appoggio della lobby gay: i preti sono deboli. Dagli anni Settanta abbiamo riempito i seminari di omosessuali che ora sono diventati vescovi e monsignori e vivono gioiosamente quello che “Lui” chiama il peccato di Sodoma. Nominali cardinali in quantità, saranno tra i tuoi più fedeli sostenitori ed eleggeranno il prossimo pseudo-papa anche quando tu sarai venuto giù con noi. I religiosi gay non rinunceranno mai ai loro piaceri carnali e, pur di placare i loro conflitti di coscienza, saranno ben disponibili a ribaltare la dottrina, che è quello che a noi interessa: eliminare il concetto di peccato, sovvertire l’amore naturale, distruggere l’odiosa famiglia cattolica.

Ricorda: “Senza il reato, la polizia perde il suo significato”, quindi è fondamentale che tu proponga un’idea distorta di Misericordia divina. Fai credere al tuo popolo che Dio perdonerà tutti, indifferentemente, che l’inferno non esiste e che le anime dannate, semplicemente, svaniscono nel nulla. Senza merito, senza castigo, non vi sarà più alcuna tensione verso la santità di vita e il peccato dilagherà serenamente. In tal modo ci accaparreremo milioni di anime.

Chiedi aiuto alle forze preternaturali, alle divinità pagane e contamina l’amore per il Creato di quel frate di Assisi con i culti panteisti. Se puoi, cerca di farli passare come altre manifestazioni di Dio, nella cura per l’ecologia e per l’ambiente, un argomento che piace soprattutto ai giovani, che sono il nostro futuro.

La diluizione e demolizione della fede cattolica passi attraverso il dialogo e le preghiere insieme alle altre religioni che, ovviamente, non credono in “Lui”. Importantissimo è che passi il concetto secondo cui Dio non è solo quello trinitario cristiano, ma qualcosa di indistinto, che si è manifestato anche ad altre culture. In tal modo potremo presentarlo come pare a noi, negando l’Incarnazione del Verbo.

Sull’aborto, fa’ che passi in secondo piano, ma stai attento: è un argomento molto sensibile. Cerca di sdoganarlo indirettamente e lentamente, magari attraverso gli stessi cardinali pro gay. Tiralo fuori solo ogni tanto, più per mantenere una facciata di cattolicesimo, magari appaiando i feti abortiti ai migranti che vengono rifiutati dal mondo occidentale.

L’immigrazione è infatti uno dei sistemi più efficaci che abbiamo per distruggere il cattolicesimo, con la nazione che lo ospita: l’Italia. Per far questo cerca di implementare continuamente l’accoglienza di stranieri, specie i musulmani. Con la loro forza demografica e con la loro religione, nel giro di pochi anni spazzeranno via l’identità – anche religiosa – di quel paese dove resistono ancora parecchie anime cattoliche – e pericolosamente sveglie – che potrebbero opporsi ai nostri progetti. Ti supporteranno molti politici dei nostri che io assisterò nella conservazione del potere anche quando il popolo li avrà rigettati. Cura i rapporti con le istituzioni europee: costoro hanno messo nero su bianco che rifiutano in blocco il Cristianesimo e che sono passati in blocco dalla nostra parte.

Sfrutta la pestilenza che io manderò, attraverso uno dei nostri paesi amici: il caos e il terrore dell’autorità che ne scaturiranno ti consentiranno di accelerare la tabella di marcia, e i giornali non avranno spazio da dedicare a quello che sta succedendo nella Chiesa. Quando la malattia sarà esaurita, gli uomini si troveranno in un mondo nuovo, con una religione nuova (la mia) e non si saranno nemmeno accorti come tutto sia potuto accadere, così, inavvertitamente.

Tuo affezionato

Berlicche

 

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