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L'editoriale

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di Maurizio Belpietro

Andrea Tempestini
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L'uso dei bambini nelle guerre tra grandi mi ha sempre indignato. In caso di divorzio i minorenni dovrebbero essere tenuti fuori dalla contesa: che colpa hanno loro se il matrimonio è naufragato? Né gli si può chiedere di  tener la parte dell'uno contro l'altro. Ma pur commettendo una violenza sui loro stessi figli, almeno un marito e una moglie che si lasciano o sono lasciati hanno un tale carico di passioni che può facilmente degenerare in odio e questo se non è una scusante è quantomeno un'attenuante. Al contrario, usare i ragazzini per i propri scopi senza neppure avere una separazione alle spalle non ha giustificazioni: fa solo vomitare. È quel che ho pensato quando ho visto gli scolaretti sfilare nei cortei contro il governo: invece di mandarli al parco giochi a divertirsi, per poter gratificare il proprio credo politico i genitori li hanno obbligati a reggere un cartello contro la Gelmini. Mi è venuto in mente anche peggio quando mi è capitato di vedere un alunno issato sul palco del Palasharp, a Milano, in occasione della giornata dell'odio contro Berlusconi organizzata da Libertà e giustizia, il movimento tanto caro alla sinistra chic. Perché si deve togliere l'innocenza a chi ha da poco lasciato le elementari, trasformandolo in militante politico? Non bastano quelli che lo fanno di professione? Dopo gli episodi dei mesi scorsi pensavo però fosse stato toccato il fondo della strumentalizzazione dei minori. Invece no.  Su internet è stato inaugurato il sito Kid revolutions  in cui una decina di ragazzini canta in allegria una canzone contro il presidente del consiglio. Il resoconto della filastrocca lo potete trovare nelle pagine interne, ma anticipo subito che si tratta di un  testo pieno di insulti, un campionario di ingiurie che si possono trovare via web. Tanto per capirci, il ritornello è una sequela di «Faccia di merda», con un invito al premier a riempirsi la mano di escrementi e prendersi a schiaffi. Certo, non si tratta del peggio visto negli ultimi tempi. Eppure mi ha colpito la professionalità con cui è stato confezionato il video. Registrazione in sala d'incisione, maestro che dirige il coro, riprese dei bambini che saltellano e si rincorrono. Perché una persona normale deve dedicare tanta energia e tempo per produrre un refrain così volgare? Perché un uomo dotato di senno deve violare l'infanzia allo scopo di colpire il suo avversario politico? Lo so, di fronte alla nostra denuncia, molti diranno che diamo troppa importanza a uno scherzo. Un gioco è un gioco e non bisogna prendersela. In fondo i bambini mentre cantano la canzoncina piena di cacca sembrano divertirsi . Ma vedere quelle faccine ridenti e quelle corse allegre non ci tranquillizza per nulla. Da tempo in questo paese si respira un'aria che non ci piace per nulla. Il risentimento e il disprezzo con cui si guarda alla parte politica oggi al governo non hanno nessuna remora e non si fermano di fronte a nessuno. Pur di colpire Berlusconi e i suoi alleati, non si rispettano neppure ai bambini, ma anzi di loro si approfitta per scagliarli contro il premier . Non so se ha ragione Giampaolo Pansa quando rievoca altri tempi. Lui ha più esperienza del sottoscritto e quegli anni li ha vissuti da cronista. Io all'epoca ero poco più che un ragazzino e faticavo a comprendere le ragioni di tanto odio. Ma oggi come allora mi faccio la stessa domanda: ma i moderati che hanno fatto alla sinistra da spingerla ad odiarli così tanto? Fino a ieri non sapevo che dirmi, ora invece cominciò a credere che la risposta sia facile: esistono.

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