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L'EDITORIALE

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di Mario Giordano

Maria Acqua Simi
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Oggi si fa presto a diventare stronzi. Basta dire, come ha fatto Maroni, che in Italia c'è troppa tolleranza. Che gli stranieri devono rispettare le regole. Che i clandestini vanno espulsi. Basta dire cose di normale buon senso e si diventa subito stronzi. Che ci volete fare? Oggi fa chic stare con Balotelli, nel club di Michele Serra e di Gad Lerner, quelli che hanno la casa sulle colline del bolognese, che fanno il vino doc nel Monferrato e perciò non riescono  a capire gli stronzi che al massimo bevono Tavernello e hanno la colpa di vivere vicino ai ghetti, nelle mille Rosarno d'Italia o nei quartieri di periferia delle grandi città. Non riescono a capire, queli del Balotelli club, perché gli altri non siano felici di quest'orda straniera, non capiscono perché temano l'invasione di immigrati più di quella delle zanzare, che nel Monferrato, si sa, danno un sacco fastidio.. Oggi si fa presto a essere chiamati stronzi. Il termine l'ha sdoganato anche il presidente della Camera Fini. Va di gran moda star dalla parte degli extracomunitari, se proprio si vuol essere controcorrente, ecco, al massimo li si chiama negri, come fa Feltri. Ma sempre, comunque, per dire che hanno ragione loro. Altrimenti, se non stai con gli stranieri in rivolta, se non sei un tifoso dei randellatori neri, se non ti commuovi due volte al giorno per le disperate condizioni in cui vivono, sei sicuramente un criminale, uno sfruttatore, in questo caso anche un po' colluso con la ‘ndrangheta e comunque, sicuramente, stronzo. E' inevitabile: basta nulla oggi per diventare stronzi. Basta dire che, se uno vuole venire in Italia, sia pure il benvenuto, ma rispetti le regole. Basta chiedere che chi è senza permesso di soggiorno non soggiorni, come hanno fatto a Coccaglio in provincia di Brescia, noto paese di White Christmas stronzi. Basta pretendere che gli stranieri di Zingonia (Bergamo) paghino le bollette dell'acqua e del riscaldamento, come tutti i cristiani, cioè quelli che vivono in modo regolare, non occupano abusivamente le case, saldano il conto con l'Enel e perciò pretendono che anche i loro vicini immigrati facciano altrettanto. Begli stronzi, no? Basta chiudere la moschea perché è in palese abuso edilizio, come a Sassuolo, o basta concedere un bonus per comprare le case a chi risiede in comune da almeno tre anni, come ad Alzano Lombardo, o basta approvare una delibera contro l'accattonaggio, i bivacchi e i vu cumprà che offrono merci false. Tutta roba da sindaci stronzi, è evidente. Due anni fa si conquistò l'emerito titolo anche il primo cittadino di Adro, in provincia di Brescia. Per arginare il fenomeno dei clandestini aveva inventato un bonus: 500 euro regalati a ciascun vigile per ogni immigrato irregolare accompagnato in Questura. Fu additato come una specie di Goebbels al sapor di Franciacorta, razzista con le bollicine, feroce fautore della peggior discriminazione lumbarda. E poco importa se oggi si scopre che Adro è l'unico paese del bresciano dove non esistono clandestini e l'integrazione si fa davvero, italiani e stranieri uniti, guarda un po', persino nel rispetto delle regole. Poco importa. Anzi, guai a dirlo. O passi per uno stronzo. Abbiate pazienza, ma oggi si fa presto a diventare stronzi. Apri le pagine dei giornaloni impettiti, leggi commenti pieni di bon ton multiculturale, sapienza interetnica, conformismo da United Color Of Benetton e Tettamanzi elevato al cubo. Poi vai a leggere le righe in cronaca e cosa trovi? A Milano c'è una ragazza che ha perso la vita: è stata investita da un immigrato completamente ubriaco. Clandestino. Poche ore dopo, sempre a Milano, è stato arrestato un senegalese che andava in giro a stuprare le donne nei garage del centro. Clandestino pure lui. E io provo a mettermi nei panni della mamma di una ragazza uccisa da uno che qui in Italia non doveva nemmeno esserci (e invece c'era, e guidava ubriaco); provo a mettermi nei panni di una donna violentata da un altro che in Italia non doveva restarci nemmeno un minuto (e invece c'era, e stuprava);  e mi chiedo: c'è qualcuno del club Balotelli che dopo aver consolato come si conviene il viziato campioncino nerazzurro, si preoccupa magari di consolare anche loro? Nel frattempo, se non vi dispiace, io nel club non entro. Non ho l'amaca su Repubblica e nemmeno sulle colline bolognesi. E poi a me non piacciono i picchiatori neri, i clandestini, tanto meno quelli in rivolta, i ghetti che esplodono, le barricate degli stranieri e la guerriglia in stile nigeriano che ora si scatena selvaggia per le strade d'Italia. Scusatemi se ho paura, so che non è chic. Ma preferisco stare dalla parte degli stronzi.

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