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In vent'anni, per governareSilvio ha perso 14 miliardi

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I numeri confermano che quando Berlusconi governa le sue aziende si impoveriscono. E a guadagnarci chi è? Il nemico di una vita intera, l'ingegnere Carlo De Benedetti

Andrea Tempestini
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"La regola è ormai diventata quella del 7, e certo non è che in famiglia si stappi champagne per quello. Ogni volta che Silvio Berlusconi sale a palazzo Chigi, alla fine dell'esperienza le sue aziende si riscoprono più povere di 7 miliardi di euro. Accade sia con la crisi dei mercati - e le ferite sono più profonde di quelle altrui - sia con un'economia che tira. Basta guardare i numeri di borsa per capire come mai Fedele Confalonieri e buona parte dei figli siano così freddi verso ipotesi di candidatura a premier di Berlusconi. Durante il suo governo fra il 2001 e il 2006 le sue aziende Mediaset, Mondadori e Mediolanum hanno lasciato sul campo 7 miliardi e 72 milioni di euro. Fra il 2008 e il suo giorno dell'addio nel 2011, con Berlusconi a palazzo Chigi i titoli del gruppo quotati a piazza Affari hanno perso 6 miliardi e 724 milioni di euro. Un conflitto di interessi al contrario. Anche perché non a tutti è andata così male. Anzi. Con Silvio al governo a guadagnarci è stato proprio il suo nemico numero uno, Carlo De Benedetti", spiega il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, sul quotidiano di domenica 28 ottobre. Già, il potere non paga. Per Governare, Silvio ha perso la bellezza di 14 miliardi di euro. I numeri, infatti, confermano che quando Berlusconi governa, le sue aziende si impoveriscono. E a guadagnarci è proprio De Benedetti... Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero di domenica 28 ottobre

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