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Col seno di poi (quello di Kate Middleton)

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Anche se fotografano le tette della Duchessa di Cambridge riusciamo a parlare di Berlusconi...

Eliana Giusto
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Persino se fotografano la duchessa di Cambridge (le sue tette) riusciamo a discutere di Berlusconi. Persino se pubblicano un paio di tette (della duchessa di Cambridge) riusciamo - Repubblica riesce - a prendersela con Berlusconi.  Repubblica è il giornale che non si fece problemi a pubblicare l'ex primo ministro ceco Mirek Topolanek (il suo pipino) solo perché era in vacanza a casa di Berlusconi, è il giornale che mise online le registrazioni erotiche tra Berlusconi e la D'Addario (benché sigillate dalla Procura) con tutti i dettagli sui dolori al deretano della suddetta: il pulpito è questo, ed è tristissimo vedere che il tramonto della politica e del giornalismo (che stanno affondando insieme) trascina con sé anche una penna inutilmente acuminata come quella di Francesco Merlo, ridotto a sostenere l'insostenibile e che Berlusconi, cioè, non solo fosse tenuto a sapere che il settimanale Chi aveva in animo di pubblicare la duchessa di Cambridge (le sue tette) ma che dovesse telefonare all'ambasciatore inglese per avvisare che lui l'aveva impedito.  Meglio: Berlusconi non poteva non sapere (delle tette della Duchessa su Chi: roba fondamentale) e secondo Repubblica doveva fare ciò che Repubblica lo accusa di fare da vent'anni. Nell'insieme, è da malati. E questo siamo: malati. NB: Però Selvaggia Lucarelli che critica le tette altrui (vedi Libero di domenica) è come Rocco Siffredi che critichi le performance di Formigoni.

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