Angelino Alfano a Matteo Salvini: "Razzista". E il leader leghista: "Preferisci gli scafisti"
Silvio Berlusconi, addolcito dopo l'assoluzione nel processo Ruby, prende carta e penna, alza il telefono, cerca di riannodare i fili di un centrodestra che si è atomizzato negli ultimi anni. Dal Cav un'apertura ad Angelino Alfano (parzialmente respinta) e poi quelle affermazioni ottimiste su Matteo Salvini, il leader della Lega Nord: "Siamo due milanisti, troveremo un accordo". Ma la tranquillità del leader di Forza Italia va subito ad infrangersi contro le "bizze" dei due "contattati": Angelino e Matteo, Alfano e Salvini, appunto, protagonisti di un violentissimo botta e risposta. Scintille - Ad aprire le danze è Salvini, che afferma di non volersi sedere al tavolo con "il padre di Mare Nostrum". Durissima la replica di Alfano: "Può anche prendere il 5 o il 7% alle elezioni, ma questo partito non farà mai vincere il centrodestra: è la destra giustizialista che oggi ha arrestato Galan, che preferisce raccogliere i morti, piuttosto che salvare i vivi e poi - ha chiosato, ironico, il leader di Ncd - se c'è da governare in Lombardia o in Veneto poi si siedono eccome con noi". Immediata la controreplica del leader del Carroccio: "Difendere i confini e i nostri cittadini è buon senso, non razzismo. Lui non parla coi razzisti? Forse preferisce clandestini e scafisti". Ironia-La Russa - Insomma, il tentativo di "pacificazione" varato da Berlusconi non sembra aver vita facile: i due numeri uno dei partiti dai quali vuole ripartire se le danno di santa ragione, almeno a parole. Ad inquadrare la situazione, con ironia, è Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia: "Salvini non vuole sedersi al tavolo con Alfano perché sta al governo con Renzi. Alfano definisce Salvini razzista. La De Girolamo parla ma i suoi le dicono di tacere mentre Casini tace e gli si chiede di parlare. Come inizio - chiosa La Russa - non c'è male. Io personalmente mi incontrerei e parlerei anche con il diavolo per verificare se e come si può tornare a battere la sinistra. Ovviamente - conclude - a patto che vi siano le giuste condizioni ma certamente senza pregiudizi".