Giordano: "Veronesi non crede in Dio perché vorrebbe esserlo lui"
di Mario Giordano «Non credo in Dio perché c'è il cancro». Non so se il manifesto ateo di Umberto Veronesi, espresso in una lunga e appassionata intervista su Repubblica, sarà al centro del prossimo colloquio tra il Fondatore e Papa Francesco. E non so se diventerà un capitolo nel catechismo dei non credenti che il quotidiano debenedettiano sta cercando di accreditare nelle parrocchie, secondo il vangelo di Eugenio Scalfari. Ma così, a prima vista, ci sembra che, come prova della non esistenza di Dio, l'attività (pur meritoria) dell'Istituto oncologico di Milano, sia un po' poco. Si può far meglio, insomma, almeno a livello di logica: il fatto che i tumori non siano debellati, per il momento, dimostra soltanto che il medico non è onnipotente. Non che non lo possa essere Qualcun Altro. Leggi l'articolo completo di Mario Giordano su Libero in edicola oggi martedì 18 novembre, oppure acquista una copia digitale