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Protocollo diagonstico-terapeuticoper gestire le infezioni nei bambini

Maria Rita Montebelli
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“La sepsi rappresenta una condizione clinica di difficile definizione e gestione nel bambino ed è associata ad una mortalità molto elevata. Fondamentale è la diagnosi precoce. E' importante che le famiglie siano adeguatamente informate dai propri pediatri su come gestire la febbre a domicilio e su quando effettuare una visita medica. I pediatri, a livello ambulatoriale e ospedaliero, devono sapere come gestire e trattare i bambini a rischio di sepsi”. E' quanto ha detto ieri la professoressa Susanna Esposito, Direttore dell'Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Presidente WAidid e della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), in occasione del World Sepsis Day, sottolineando che “la sepsi grave e lo shock settico in età pediatrica hanno una mortalità nel 20-30% dei casi”. E il prossimo venerdì 26 settembre, nel corso di una giornata dedicata alla sepsi in età pediatrica, presso la Clinica Mangiagalli di Milano, la professoressa Esposito e il dottor Edoardo Calderini, Direttore dell'Unità di Anestesia della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che hanno partecipato al coordinamento del gruppo di lavoro multidisciplinare di Regione Lombardia, presenteranno un protocollo diagnostico-terapeutico da divulgare agli operatori per la gestione della sepsi in età pediatrica e illustreranno anche le informazioni per i genitori sui segnali di allarme nei bambini febbrili. Il protocollo terapeutico. La Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, proseguendo nell'attività di prevenzione e gestione della sepsi, lo scorso anno ha ritenuto fondamentale affrontare la problematica relativamente al paziente pediatrico (età  

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