Matteo Salvini, guerra totale a Silvio Berlusconi: "Non fermo più che vuole lasciare Forza Italia per la Lega"
Non solo retroscena di stampa, ma anche una conferma in prima persona. Dopo la rottura con Silvio Berlusconi in seguito al "niet" di Forza Italia a Marcello Foa presidente della Rai, Matteo Salvini imbraccia un metaforico cannone. E conferma i retroscena di stampa, affermando che, ora, non sbarrerà più la strada a chi da Forza Italia vuole passare alla Lega, così come aveva fatto fino ad oggi. Insomma, l'opa sugli azzurri è lanciata anche a livello ufficiale. "Il centrodestra è finito per colpa di Berlusconi", commenta tranchant l'inquilino del Viminale. La bomba la sgancia in un'intervista a Il Giorno. Quando gli chiedono conto dell'incontro con il Cav in ospedale, mercoledì mattina, il leader della Lega spiega: "Sono andato per affetto, perché la salute viene prima di tutto. Abbiamo dialogato. Poi son venute le sue dichiarazioni di amore al Pd", afferma il ministro dell'Interno rivolgendosi al caso-Foa. "Ne prendo atto - riattacca -. Ora, un conto è la vicinanza umana, un conto è la scena politica che ha portato non solo molti elettori ma anche molti eletti di Forza Italia a tutti i livelli ad avvicinarsi alla Lega. Io fino ad oggi ho detto di no, però se Forza Italia sceglie il Pd è giusto che chi si sente di centrodestra possa fare politica con la Lega". Leggi anche: "Cav sleale con Salvini": Di Maio protegge l'alleato Il dado, insomma, è tratto. In molti, come si sussurra da settimane, ora potrebbero fare come Alessandra Mussolini: abbandonare Forza Italia e Berlusconi con l'obiettivo di migrare verso una Lega sempre più forte e robusta. Salvini, inoltre, annuncia di voler tirar dritto sul nome di Foa: "È persona di spessore e di valore assolutamente riconosciuto e non può essere ostaggio dei capricci del Pd e tantomeno di Forza Italia". E ancora: "A Silvio dico: andare contro il cambiamento è una scelta, ma ad ogni scelta corrispondono conseguenze". Come dover subire impotente lo svuotamento di Forza Italia.