Giovanardi non firma le dimissioni:Credo che non sia il modo giusto"
L'ex ministro ai rapporti con il Parlamento: non credo sia il modo migliore per costringere le forze politiche ad assumersi responsabilità nei confronti del Paese
Dovevano essere dimissioni di massa dei parlamentari Pdl. Ma più passano le ore più cresce il malumore tra gli azzurri. La prima a firmale è stata, manco a dirlo, Daniela Santanchè che ha dichiarato di averle scritte "con inchiostro indelebile". Per andare incontro a quelli che ancora non hanno scritto la lettera è Renato Brunetta che, come scrive il Messaggero, ha preparato un modulo prestampato. Poco o nulla si sa delle dimissioni della super-colomba Gaetano Quagliariello che non vuole né la crisi, né le dimissioni. Idem per Maurizio Lupi, il ministro delle infrasrutture che pur confermando la fedeltà assoluta a Silvio, non ha nessuna intenzione di staccare la spina al governo delle larghe intese. Viene meno e lo dice senza mezzi termini l'insospettabile Carlo Giovanardi che così argomenta la sua scelta: "Non ho firmato e non firmerò le dimissioni perché ritengo non siano la modalità giusta per costringere le forze politiche ad assumersi le responsabilità nei confronti del paese, soprattutto in vista della prossima imminente campagna elettorale".