Berlusconi: Milano, Napoli e Baritutte le inchieste
A Milano si aspetta l'appello di Ruby e incombe il Ruby ter.
Da Milano a Bari passando per Napoli. Molte le inchieste che convergono su Silvio Berlusconi. Da tempo si parla di un mandato di arresto che i pm napoletani avrebbero già firmato e che sarebbe pronto scattare se il Cav decade da senatore. Ma la ragnatela delle inchieste si è ulterirmente infittita dopo che l'ex senatore Pdl Sergio De Gregorio ha cominciato a parlare. A Napoli non c'è solo l'inchiesta sulla compravendita dei senatori, l'Antimafia - come spiega il Giornale in edicola oggi venerdì 27 settembre - partendo da una foto che ritrae Silvio Berlusconi e Sergio De Gregorio con Antonio Benigni, considerato "uomo dei casalesi" e da febbraio in carcere per bancarotta lavora all'ipotesi che il complicato rapporto tra l'ex premier e Sergio De Gregorio sia caratterizzato anche da una storia di voto di scambio nel territorio dei clan. Il 23 ottobre ancora una scadenza a Napoli; col gup Amelia Primavera che, dopo le dichiarazioni dell'ex senatore dell'Idv Sergio De Gregorio che lo accusa di averlo corrotto con 3 milioni di euro, deve decidere se rinviare a giudizio Silvio per una presunta compravendita di senatori. Corruzione e finanziamento illecito le accuse. Si prescrive a settembre 2015. Tegola Ruby A Bari Silvio Berlusconi è indagato per il caso Tarantini, secondo l'accusa avrebbe indotto Gianpi a mentire ai pm sulle scorte. Ma a Milano incombe la sentenza d'Apello per l'inchiesta Ruby, in cui Berlusconi è stato condnanato in primo grado a sette anni per concussione e prostituzione minorile. C'è poi il caso Ruby Ter: il Cav non è imputato in questo procedimento chiuso con la condanna per Fede, Mora e Minetti a 7 e 5 anni, ma il Tribunale di Milano ha chiesto alla Procura di aprire un fascicolo a suo carico per verificare se l'ex premier, insieme con i suoi avvocati e 30 testimoni che in aula hanno contrastato la tesi dell'accusa, non abbia dichiarato il falso sulle cene a villa San Martino. O, ancora peggio, non abbia comprato il silenzio dei testimoni risultati a lui favorevoli. La rivelazione - Ad aumentare la tensione sui guai giudiziari di Berlusconi, ci sono le parole di Daniela Santanché durante il vertice del Pdl a Palazzo Grazioli di mercoledì 25 settembre, poche ore prima che si decidesssero le dimissioni di massa: "Io e l'avvocato Ghedini - riferisce la Santanchè al Cav - sappiamo da fonti certe che in Procura a Milano è pronto l'ordine d'arresto per te nelle nuove inchieste sul caso Ruby". Parole che spingono tutto il partito a fare blocco. Già, ma come? "Non possiamo stare fermi!", incita la Santanchè proponendo l'occupazione di luoghi pubblici in segno di protesta. Altri pensano a manifestazioni davanti alla Procura di Milano.