Roma, la cena della minoranza Pd con Sel per staccarsi da Renzi
Per fermare Matteo Renzi la minoranza Pd lavora giorno e notte. Soprattutto a cena. Riunioni, patti e piani anti-Matteo si sprecano. L'ultima cena dei congiurati, secondo quanto racconta il Messaggero si è tenuta al circolo Canottieri Lazio, qualche giorno fa. Attorno a un tavolo leggermente rettangolare, si ritrovano: la presidente della Camera, Laura Boldrini; al suo fianco sinistro, l'ex leader del Pd, Pierluigi Bersani; segue Maurizio Landini, l'unico in maglione; subito dopo, Maurizio Migliavacca, l'ombra di Bersani ai tempi di Pierluigi; quindi Nicola Fratoianni, dirigente in ascesa dentro Sel, con gentile signora Elisabetta; e per finire, Nichi Vendola, leader di Sel, con il compagno Eddy Testa. Gli scenari - I commensali hanno dato vita, tra un boccone e l'altro ad uno scambio di opinioni, uno sguardo allo sciopero generale, nonché ai futuri assetti di corso d'Italia con un obiettivo chiaro: azzoppare Matteo Renzi. Bersani ha dettato la linea ai ribelli e ai cugini di Sel: si resta dentro, e si punta a vincere il prossimo congresso. Ma secondo i rumors Civati, Fassina, Cuperlo, D'Attorre sono pronti ad affossare la manovra con una serie di emendamenti. Per poi passare alla faida interna, dentro le mura del Nazareno, che porterebbe alla fuoriuscita di Civati e Fassina con destinazione Sel di Nichi Vendola. E il gran regista delle manovre "rosse" è proprio Nichi che vuole una nuova lista Tsipras in salsa italiana con Civati e Fassina cercando di evitare l'assalto di Landini che potrebbe puntare alla poltrona di segretario generale della Cgil dopo Susanna Camusso. Una nuova legge elettorale con soglia al 3 per cento costituisce certamente un incentivo per operazioni di questo tipo, tali da trasformare in realtà i sogni di rappresentanza politica in Parlamento. Una operazione, raccontano i bene informati, gradita anche a Renzi, che con gli irriducibili ha perso ormai ogni contatto....