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L'eurogruppo di Grillo "salvato" dal polacco che diceva: "Picchiare moglie e figli può far bene"

Francesco Rigoni
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Si è ricomposto il gruppo euroscettico Efdd al Parlamento Ue, principalmente formato da Ukip e M5S: lo permette l'ingresso dell'eurodeputato polacco del Knp Robert Iwaszkiewicz. Lo hanno annunciato i co-presidenti del gruppo Farage e Borrelli. Il "cordone sanitario" - Giovedì scorso le dimissioni della lettone Grigule avevano fatto mancare il numero minino di nazioni rappresentate. "Il gruppo Efdd continua ad esistere - afferma il pentastellato Borrelli - nonostante la chiara volontà politica dei gruppi dell'establishment di scompaginarne le fila". Farage e Borrelli lamentano in sostanza il "cordone sanitario" che è stato steso attorno al gruppo Efdd dalla grande coalizione popolari-socialisti-liberali. "Nonostante questa zelante opposizione nei nostri confronti - aggiunge Borrelli - continueremo a dar voce ai cittadini che rappresentiamo, anche e soprattutto perchè la nostra è una voce fuori dal coro". Estrema destra - Il polacco Robert Jaroslaw Iwaszkiewicz appartiene al partito di estrema destra polacco Knp, che al Parlamento europeo ha eletto quattro rappresentanti. L'adesione di Iwaszkiewicz è a titolo individuale. "Ho voluto aiutare l'unico gruppo euroscettico vitale al Parlamento europeo - afferma il parlamentare polacco - e sono entrato nell'Efdd perchè condivido due importanti valori: l'opposizione alla burocrazia europea e il sostegno al libero mercato in cui crede fermamente la delegazione dell'Ukip". "Picchiare moglie e figli può far bene" - L'eurodeputato di estrema destra in una intervista del 31 maggio affermò che "picchiare la moglie in certi casi la aiuterebbe a tornare con i piedi per terra". Nell'intervista con la Gazeta Wroclawska, rilasciata pochi giorni dopo l'elezione alle europee, Iwaszkiewicz sosteneva anche che "non è giusto che lo stato dica come dobbiamo educare i figli, se gli dò un ceffone rischio di andare in galera, invece rafforzerebbe il loro carattere e permetterebbe loro di affrontare meglio le situazioni di crisi". Inoltre nell'intervista il polacco difendeva il leader del partito, Janusz Korwin-Mikke, negando che fosse un negazionista dell'Olocausto: "Ha semplicemente detto che non ci sono prove che Hitler ne fosse a conoscenza e se fosse rimasto vivo sarebbe stato difficile provare che lo fosse". Due giorni dopo la pubblicazione dell'intervista, il quotidiano ha pubblicato una dichiarazione di Iwaszkiewicz in cui sosteneva di essere stato "male interpretato" e che il giornalista non aveva colto "il sarcasmo e l'ironia" delle dichiarazioni sul picchiare moglie e figli.

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